TERAMO – Come noto ieri il Tribunale di Roma ha respinto l’ennesima richiesta avanzata per lo sblocco delle quote di società che sono poste sotto sequestro e che vedono coinvolto il Teramo Calcio: la valutazione è stata rimessa alla prossima settimana!

Ci siamo chiesti ed abbiamo chiesto, vanamente, cosa sarebbe cambiato in caso avverso, con la domanda d’iscrizione scaduta lo scorso 22 giugno ed il cui esito negativo sarà reso noto venerdì. Poi sarà tempo di ricorsi ma anche in tal caso non si conosce neppure il nominativo di chi curerebbe gli interessi del club: si intersecano quelli degli avvocati Flavia Tortorella (ha difeso il Pescara nel recente caso plusvalenze ed è la consorte del DS Daniele Delli Carri) di Mattia Grassani (difese l’Ascoli nel procedimento del 2015 contro il Teramo) e di Vincenzo Cerulli Irelli, (che restituì gratuitamente la Serie C al Teramo nel 2015), ma sono voci, al momento.

Ipotesi 1: la società proprietaria del club, in caso di risposta affermativa da parte del Tribunale di Roma, avrebbe colmato o farebbe ancora in tempo a colmare le lacune presenti nell’istanza seppur fuori tempo massimo, magari giustificandolo con l’impossibilità materiale di poterlo fare prima?

Ipotesi 2: Giuseppe Spinelli sarebbe nella condizione di poter variare il proprio status da sponsor a socio, di minoranza o non, con tutto ciò che ne potrebbe conseguire?

Ci chiediamo che male ci sarebbe se queste cose fossero rese note: a chi giova il silenzio perenne?