TERAMO – Non hanno fatto in tempo a ripartire gli interventi di asfaltatura in città, che sono nate le prime polemiche. In questo caso i lavori che riguardano il tratto di via Raneiro, dove insiste il ritrovamento archeologico dello scorso novembre dello scheletro del neolitico. Reperto che si decise di tombare per metterlo in sicurezza, in attesa di capire come avviare un’opera di valorizzazione dello stesso. Come un fulmine a ciel sereno, stamane, i residenti si sono ritrovati mezzi del Comune sul posto. Al grido “asfaltano pure la mummia“, si è levata la protesta di taluni residenti.

Il Consigliere comunale di Italia Viva e commerciante del posto Osvaldo Di Teodoro alza la voce assieme ad altri residenti. “Non eravamo stati informati che avrebbero proceduto con gli asfalti. Da tempo avevamo presentato una mozione per la valorizzazione del reperto assieme al recupero del giardino dell’Archivio di Stato. Avremmo creato un piccolo percorso archeologico-turistico in città. Facendo un lembo di asfalto tutto ciò sfuma“.

Di Teodoro ne fa anche una questione economica: spenderemo 7.000 euro per questi interventi, per poi dover tornare ad intervenire in loco per un’altra pavimentazione.

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