CAMPLI – Era la Via Sacra dei Pretuzi, una direttrice lastricata che solca, da Nord a Sud, l’intera Necropoli Picena di Campovalano. È qui che si svolgevano i riti funebri del popolo che, dal XII secolo al II secolo a.C., ha abitato l’area ai piedi dei Monti Gemelli, nell’odierno territorio farnese. Oggi, finalmente, quella stessa Via Sacra torna ad essere interamente percorribile per tutti i visitatori del sito archeologico Campovalano. Campli, uno dei borghi più belli d’Italia, riscopre dunque uno dei suoi tesori più preziosi. E lo fa grazie a lavori di manutenzione straordinaria avviati dall’amministrazione comunale guidata dal Sindaco, Federico Agostinelli, in virtù della convenzione stipulata dal Comune di Campli con la Sovrintendenza. “Abbiamo voluto iniziare da qui, con una motivazione anche simbolica” spiega Agostinelli. “Se Campli è la storia, Campovalano è dove questa storia ha avuto il suo inizio. Il lavoro di promozione cultura e turistica del nostro territorio sviluppato nel corso degli ultimi 5 anni va avanti. Siamo uno dei borghi più belli d’Italia – aggiunge Agostinelli – e con il nostro impegno vogliamo che il nostro Comune non solo continui a meritare questo privilegio, ma ne faccia un pilastro del suo sviluppo”. “La rinnovata percorribilità della Via Sacra è un motivo in più per scoprire questo sito archeologico, che tra l’altro sarà visitabile anche durante i giorni della prossima Sagra del Tartufo di Campovalano, organizzata dall’Associazione Campovalano Viva”.