L’AQUILA – L’Abruzzo ha raggiunto la soglia delle firme necessarie per la proposta di legge regionale sul “suicidio assistito”. Sono infatti oltre 5.000 i cittadini e le cittadine abruzzesi che ad oggi hanno sottoscritto “Liberi Subito“, la proposta di legge elaborata dall’Associazione Luca Coscioni per regolamentare l’aiuto medico alla morte volontaria. La campagna, iniziata il 1 marzo 2023, terminerà oggi 29 maggio 2023, con un tavolo di raccolta firme nel tardo pomeriggio a L’Aquila. La proposta di legge, dopo il deposito, verrà affidata all’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale per la verifica della conformità delle firme e successivamente passerà alla commissione di garanzia che esprimerà parere sull’ammissibilità della proposta. A seguire il Consiglio Regionale avrà sei mesi di tempo per iniziare la discussione della legge popolare. Oltre all’Abruzzo, anche Piemonte, Emilia Romagna e Veneto hanno raggiunto la soglia di firme necessarie per il deposito della proposta di legge in Consiglio regionale.
“Esprimiamo la nostra gratitudine alle oltre 5.000 persone che in Abruzzo hanno sottoscritto la proposta di legge regionale ‘Liberi subito’. Un risultato ottenuto nonostante gli impedimenti dovuti alle condizioni meteorologiche avverse e ai ritardi burocratici sulle richieste di occupazione di suolo pubblico – commentano Filomena Gallo e Marco Cappato, Segretaria e Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni -. Il Consiglio regionale avrà l’occasione di discutere e decidere su come garantire i diritti costituzionali dei pazienti dell’Abruzzo in materia di fine vita, in particolare per impedire che qualcuno debba subire indefinitamente, come una tortura, una sofferenza insopportabile contro la propria volontà”.
“Una mobilitazione straordinaria in Abruzzo che, per la prima volta, porta in discussione in Consiglio regionale una legge dai cittadini per i cittadini – commenta Riccardo Varveri, coordinatore regionale della campagna –. Nonostante cinque weekend di stop dovuti al maltempo e alcuni ostacoli posti dalla burocrazia, oggi possiamo festeggiare il superamento di quota 5.000 firme, le stesse che deve raccogliere la regione Lombardia, nel doppio del tempo, ma con dieci volte tanto la popolazione abruzzese. Un esercizio di democrazia incredibile nella nostra terra. Un ringraziamento particolare va alle decine e decine di volontari che si sono attivati e hanno dedicato tempo a questa raccolta. Sono loro i veri protagonisti della campagna. Alle varie realtà che si sono attivate e hanno sostenuto questa legge di civiltà, nel nome della libertà individuale. Ora la regione non potrà ignorarci: se la forma di democrazia in cui viviamo è rappresentativa, allora la voce di queste oltre 5.000 persone deve essere ascoltata”.