L’odierna sarà una giornata di valutazioni alle verifiche contabili che potrebbero aver reso chiara la situazione debitoria del Teramo Calcio, dopo le cifre ovviamente preannunciate da Luciano Campitelli a Franco Iachini e sulla base delle quali, evidentemente, c’era un’intesa di massima. Non si spiegherebbero altrimenti le conviviali, lo champagne (o spumante italiano), le foto, le interviste e tutto ciò che ne conseguì. Poi, giustamente, si è passati alle verifiche, nell’assoluta normalità delle cose, e alle anticipazioni giornalistiche, che sono il pane quotidiano per chi svolge questo lavoro, ancor di più in vicende di questo tipo anche se, chi non conosce la materia, le consideri sbagliate o addirittura deleterie. Se fossero prive di fondamento (non è il nostro caso – ndr) potrebbero, al limite, infastidire un pò, nulla di più. L’operazione acquisto-vendita, infatti, ha altre peculiarità, molto, ma molto più “nobili” ed importanti, alle quali dovrebbero seguire soltanto i fatti, o meno. Questione di giorni (pochi), d’altronde. Ad oggi, lo ribadiamo, le fasi continuano a svilupparsi normalmente e se un errore è stato commesso, anche marchianamente, è l’aver creato (non dalla stampa) un comprensibile e giustificato entusiasmo nella tifoseria, per un fatto evidentissimo ed aperto alla città. Resta che se Luciano Campitelli avrà prospettato una situazione sommaria rispondente alla realtà dello stato economico-finanziario del Teramo Calcio (non saranno 100.000 o 200.000 euro in più ad impressionare l’uno o l’altro), presto avremo la “fumata bianca”. Le indiscrezioni? Parecchie e giornalisticamente valide, checché se ne pensi: le situazioni di Sandro Federico, Agenore Maurizi, Emilio Capaldi e di diversi degli attuali collaboratori, sono oggetto di verifiche, seppur secondarie (ribadiamo, giustamente): anzi ne aggiungiamo un’altra. Il governo dello stadio “Bonolis”, inoppugnabilmente trasparente, che rimane, anche in tal caso giustamente, al vaglio, perché rappresenterebbe una voce di capitolo non secondaria per il prossimo futuro e dalla quale poter, almeno potenzialmente, anche attingere risorse. Semprechè fumata bianca sarà.