L’AQUILA – “Un no deciso alla fusione della Camera di Commercio di Teramo perché significherebbe impoverire ancora di più il tessuto economico e produttivo della provincia già martoriato dalla crisi e dalle calamità naturali – è quanto esprime in una nota il Capogruppo della Lega Salvini Abruzzo, Pietro Quaresimale, che aggiunge: “La riforma delle Camere di Commercio deve fondarsi non solo sul mero ridimensionamento degli enti ma va tenuto conto anche delle particolari condizioni territoriali e dell’efficienza degli stessi enti camerali. Nel caso della Camera di Commercio di Teramo – aggiunge Quaresimale- siamo di fronte ad un ente che risponde a molteplici esigenze economiche in un territorio grande e diversificato. Inoltre va ricordato che la stessa è uno degli enti più antichi della nostra provincia con oltre 150 anni di storia che ha sostenuto la nascita delle imprese teramane sapendo puntare a nuovi settori e sviluppando concetti come innovazione e internazionalizzazione. Infine non va dimenticato il ruolo che l’ente ha acquisito attraverso le funzioni di regolazione del mercato, di mediazione e conciliazione, di arbitrato e tutela dei consumatori. La Camera di Commercio di Teramo è strategica e fondamentale per la sopravvivenza di settori come il Porto di Giulianova e le stazioni sciistiche di Prati di Tivo e Prato Selva. Per tutte queste ragioni – conclude il capogruppo della Lega Salvini Abruzzo – ritengo che vada scongiurata la fusione del nostro ente camerale e in ogni caso auspico che il nostro capoluogo possa conservare la sede del nuovo organismo.”