TERAMO – Nei giorni scorsi l’Ufficio scolastico regionale ha ricordato alle scuole abruzzesi che sono ancora disponibili risorse per prorogare fino al termine delle lezioni i contratti cosiddetti COVID. Si tratta di contratti stipulati dai dirigenti scolastici per ottenere incarichi temporanei finalizzati “al recupero degli apprendimenti” per i docenti; mentre per il personale ATA si tratta di posti aggiuntivi per affrontare il contesto epidemiologico. La proroga di questi contratti fino al termine delle lezioni rappresenta un atto che valorizza il lavoro di docenti e ATA. Necessario in questo periodo di pandemia e di riduzione delle attività formative.
La nostra mobilitazione ha consentito di ottenere la copertura finanziaria necessaria alla proroga dei contratti Covid fino al termine delle lezioni. Invece, inizialmente, erano state previste solo le risorse, prima fino al 31 gennaio e poi prorogate al 31 marzo. Queste somme devono essere utilizzate tutte. Sarebbe una beffa se dovessero essere rimandate indietro.
Questo è il quadro di sintesi:
RISORSE DISPONIBILI | RISORSE UTILIZZATE | RISORSE RESIDUE | |
Abruzzo | 18.885.276,23 | 17.771.024,37
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1.114.251,86
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Teramo | 4.574.657,99
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4.372.370,07
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201.348,32
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Dunque in provincia di Teramo ci sono oltre 200.00,00 € disponibili per retribuire il personale COVID. Si tratta di risorse che non devono essere rimandate indietro. Le scuole hanno necessità di mantenere questo organico per tutto il periodo necessario, fino al termine delle attività didattiche. Invitiamo le scuole che non l’hanno ancora fatto, a produrre questo sforzo aggiuntivo per avere la disponibilità delle risorse finanziate. Ce n’è davvero bisogno!
Del resto nelle scuole della provincia di Teramo sono quasi 600 docenti e ATA che hanno un contratto di questo tipo.
La nostra rivendicazione è che occorre rendere stabile questo organico e non temporaneo. Da tempo, infatti, come FLC CGIL, stiamo insistendo nel chiedere la conversione di queste risorse in posti di organico aggiuntivo docente e ATA, come misura che va oltre la pandemia. La scuola, una volta finita la fase emergenziale, deve poter contare su un organo rafforzato di cui ha bisogno per garantire una migliore qualità del servizio (riduzione del numero di alunni per classe, tempo scuola disteso, interventi per affrontare i temi del recupero e del potenziamento, misure per metterle in sicurezza, sorveglianza e cura degli ambienti di apprendimento).
Investire stabilmente nel sistema d’istruzione significa guardare al futuro delle nuove generazioni ma anche allo sviluppo del territorio che ha bisogno di crescere in formazione e ricerca.
FLC CGIL TERAMO