A Roseto il 2 febbraio è stato adottato il Pan (Piano d’assetto naturalistico) per la Riserva del Borsacchio. Il documento, redatto dall’architetto Fabrizio de Gregoriis individua le linee per lo sviluppo della Riserva. A metà Maggio dovrà essere approvato in consiglio comunale.
Questo documento che avrebbe dovuto essere fondamentale per la definizione delle finalità di salvaguardia, tutela e valorizzazione delle componenti naturalistiche e culturali dell’area protetta regolamentandone gli usi, è stato definito da tutte le principali associazioni ambientaliste, rosetane e abruzzesi “più un piano edilizio che naturalistico”.
Complimenti al Sindaco Di Girolamo che, se si fosse tornati a votare con scadenza naturale, oggi sarebbe forse affaccendato anche in altro. Per molti sarebbe stato meglio per lui, per l’ambiente, per Roseto. Si ha quasi l’impressione che necessiti marcare a tutti i costi il suo passaggio, rischiando però di combinare disastri. Lasci stare. E’ ancora in tempo ad evitare il peggio perché, ad esempio, la Procura è indaffarata ad ascoltare i trojan – che non erano solo dentro il telefonino di Palamara. Lasci stare. Chiuda in bellezza con qualche opera per bambini e disabili. A meno che, dietro, non ci sia l’ombra della candidatura dell’uomo piovra. Lei sa molto meglio di me come finirà e come funziona una indagine. Ci saranno le denunce. Già promesse. Del resto il piano secondo gli ambientalisti contiene delle illegalità. I carabinieri verranno a prendere le carte. A quel punto resisteranno le promesse dell’uomo piovra ?
Lei oggi tutto baldanzoso scrive che si “rallegra” per l’avvenuta consegna del Pan. Ma tutta la città sa che non è questo Pan a rappresentare la tappa fondamentale per della piena attuazione della Riserva del Borsacchio. Riserva che la città ama. Riserva che giocherà un suo ruolo alle imminenti elezioni tra chi vuole il cemento e i soldi dei costruttori e chi ama la natura.
Bisognava approvarlo nel 2017. Nella conferenza stampa del novembre 2019 aveva promesso di approvarlo entro marzo 2020. Perché oggi questa accelerazione?
Ma davvero vuole approvare un Piano che, i più autorizzati a parlarne, hanno smontato pezzo pezzo facendovi “neri”? Complimenti. Più che scrivere “Il nuovo Piano di Assesto Naturalistico è troppo sbilanciato a favore dell’edilizia e meno al tutela della natura e della storia del territorio” cos’altro dovevano scrivere tutte le associazioni ambientaliste? Cosa più di quello che in effetti Le hanno scritto? “Il PAN è pessimo. E’ troppo spostato sull’edilizia e poco sulla natura. Il rapporto dovrebbe essere inverso a tutela di una perla della costa e non solo”.
In questo piano ci sono molte criticità. “Molti punti sono vaghi e potrebbero aprire a speculazioni che renderebbero la riserva un cimitero di biodiversità” . Nel pieno rispetto di chi ha lavorato al progetto e a tutte le legittime istanze sui social, ci si chiede se è questa la volontà dell’amministrazione. O è solo la volontà di qualche altro?
L’arch. De Gregoris spiega gli elementi naturalistici da proteggere e la delicatezza dei luoghi. Bravo. Ma poi le conclusioni che se ne traggono, secondo i naturalisti, sono del tutto sbagliate e vengono pensate delle norme in contrasto di quanto dichiarato prima. Quello che porterete in consiglio è più un Piano Urbanistico di Dettaglio dove “La protezione della natura in questo elaborato non è considerata” e che ben poco ha a che fare con un Piano di Assetto Naturalistico. Viene citata la L.R. 21 giugno 1996 n. 38, che stabilisce con chiarezza, all’art. 22, quali devono essere i contenuti di un PAN. Ma “la Conservazione della natura non fa parte del Piano. E c’è addirittura un “Programma Edilizio” dove si parla di antenne, tapparelle, impianti di condizionamento, recinti. Nulla invece per la protezione dei nidi, dei corridoi ecologici degli habitat comunitari, etc”. E ancora : “Nel merito del PAN ci sono vari punti davvero preoccupanti che, invece di promuovere una tutela ambientale ne compromettono seriamente la possibilità di protezione”. Veramente volete approvare questa cosa ?
– È previsto un sottopasso pedonale con ben due parcheggi dietro alla spiaggia che concentrerà l’afflusso dei visitatori proprio nell’area più delicata. Nessuna scelta poteva essere peggiore per la protezione del cuore della Riserva. Ciò vuol dire portare il chiasso e l’affollamento nel punto che dovrebbe essere più protetto e visitato in punta di piedi, arrivandoci con una breve passeggiata lungo la spiaggia oppure dai sentieri. Tutte le aree protette al mondo oggi stanno affrontando il problema della concentrazione dei turisti in specifici luoghi e stanno cercando di risolverlo creando attrattive e percorsi diffusi. Qui si fa il contrario, esacerbando problemi già esistenti
– Nelle cartografie della viabilità non sono più indicate le piste ciclabili. Perché ? Verranno cancellate ?
– Nelle cartografie mancano i siti archeologici. Nonostante nella Riserva ci sia stato il rinvenimento di una importante sepoltura ostrogota
– Esistono un insieme di premialità di cubatura che vanno contro lo spirito dello stop al consumo del suolo. E cambi di destinazione d’uso!
– E’ incredibile e illegittimo prevedere l’eliminazione della fascia A di maggiore tutela, la gestione delle dune e del litorale, addirittura permettendo l’attività venatoria che è vietata in tutte le aree protette per legge.
“Auspichiamo che il Consiglio Comunale bocci questo piano” Così chiudono la loro lettera le associazioni ambientaliste. “Se non lo farà agiremo in tutte le sedi per chiedere che una Riserva naturale sia un luogo protetto e gestito per conservare la natura per farla conoscere e fruire, e non un coacervo di interessi immobiliari”.
Ma veramente sig. Sindaco vuole essere ricordato come colui che distruggerebbe il Borsacchio? Ci pensi. Non si lasci tentare da Belzebù, anche se, tra pochi mesi, potrebbe tornare a casa e a fare ciò che sa fare bene. Lei ha una solida professione. Non come tanti che torneranno nel nulla da dove venivano, incapaci prima, durante e dopo. Faccia ora il padre nobile. Chi verrà dopo lo decideranno i rosetani. E credo che non sarà ne Belzebù, ne la maschera di chi ancora crede che i voti si possano passare tout court, ne l’uomo fuffa mischiata con il niente. Chi ama Roseto, chi ama Roseto veramente, ha il dovere di scendere in campo. Le persone oneste e libere che amano Roseto devono fare un passo avanti ora. Ora. Subito. Domani sarà tardi. Certo io ci tornerò. Certo io denuncerò. Come sempre io mi schiererò. Ma io non posso fare niente. Invece sono i rosetani “liberi e forti” che devono dire “presente”. Questo è il tempo delle scelte.