L’AQUILA – Così la Deputata Stefania Pezzopane in replica a Marsilio: “Il Presidente Marsilio nell’inviare, a noi parlamentari, alcune proposte di emendamenti per i prossimi decreti, ha fatto svariati errori. Io ho avuto la premura di leggerli ed il coraggio di far notare il più grave, riguardante i precari dell’Usrc, ufficio speciale del cratere 2009. Sugli altri ho sorvolato, ma ci tornerò nei prossimi giorni. E lui che fa? Non chiede scusa e ripara immediatamente all’errore, ma si scaglia, in pure stile squadrista, contro di me, con accuse ridicole sul mio lavoro in questi anni.  Il mio impegno è riconosciuto da tutti. E se ritiene, in un incontro pubblico, posso raccontare, punto per punto, le tante cose che ho ottenuto per la mia gente. Ma invece di preoccuparsi di cosa ho fatto io dopo il terremoto, dica cosa ha fatto lui. Parli di cosa ha fatto lui per l’Abruzzo in questi 7 anni , io sono pronta a farlo in pubblico, su lavoratori precari e su ogni aspetto della ricostruzione 2009 e 2016/17. Il Presidente Marsilio è in Abruzzo per caso, perché il centrodestra aveva appaltato la Presidenza a Fratelli d’Italia e la Meloni non si è fidata di nessun abruzzese. Così è stato scelto un suo fedelissimo, il suo tesoriere, direttamente  dal cerchio magico della Capitale. Dovrebbe avere almeno l’umiltà di rispettare chi da sempre è qui a cimentarsi con i problemi di una regione colpita da due terremoti. Ora però, probabilmente mal consigliato da qualche rabbioso “fratellastro”, Marsilio ha espresso un giudizio sul mio lavoro parlamentare che è talmente assurdo da aver prodotto subito una reazione da parte di lavoratori e persone che mi hanno espresso la loro solidarietà. Sono pronta ad una sfida pubblica in cui racconterò per filo e per segno tutto quello che ho fatto in Parlamento per la mia terra ferita, così anche lui potrà fare lo stesso. Giorno dopo giorno racconterò e la stessa cosa potrà fare Marsilio.  Ogni cosa che dirò io, con date e fatti, potrà accompagnarle con cose fatte da lui. Sara un confronto edificante. Così magari parliamo un po’ di quello che succede  in regione. Si preoccupi di fare il suo dovere per il presente e per il futuro, I miei 7 anni di lavoro sono carichi di cose buone. E non sarà certo lui, che non c’era, a poter esprimere sentenze“.