TERAMO – Iniziamo col dire che non ci saranno nè Bouah, nè Cuccurullo e che uno dei convocati (non è ancora stato diramato l’elenco), andrà in Tribuna. E’ una notizia? Certo che lo è! Guardandoci alle spalle ricordiamo che abbiamo anche avuto difficoltà, in passato, e in più di una sola circostanza, per metterne assieme undici! Da questa angolazione Federico Guidi, al contrario, avrà problemi di abbondanza, tant’è che afferma (senza facili equivoci – ndr -): “Chi l’ha più lungo se lo tira“.
Tradotto da un proverbio toscano sta per “…quando uno deve contare solo sulle proprie forze“: il Teramo ribaltato dal mercato riparatore ne ha di nuove, per soluzioni anche tatticamente diverse. Sicuri di indossare la maglia da titolare, ad Imola, saranno: in difesa Perucchini, Hadziosmanovic, Mordini, Codromaz ed uno tra Soprano e Pinto, mentre in mediana giocheranno certamente Arrigoni e De Grazia con un terzo che potrebbe essere Forgione più che Viero, dando per scontato l’out di Mungo, sempre vicino alle Viterbese. In avanti sono certi gli utilizzi di Malotti e di Berardotto (il terzo dovrebbe essere D’Andrea, più di Rosso, considerando che Cisco è arrivato appena ieri sera). A proposito di quest’ultimo, Guidi afferma: “Lo conosco molto bene perchè l’ho avuto nelle rappresentative nazionali; ne conosco il valore“.
Detto ciò, indubbiamente la squadra è cambiata: per capire di quanto sia migliorata bisognerà attendere le risposte dalla seconda trasferta consecutiva di tre, con un’Imolese che non va affatto sottovalutata: “E’ una squadra che gioca molto bene al calcio e che verrà a prenderci nella nostra mediana, ne sono certo: è una loro caratteristica – afferma il mister del Teramo -. Ne verrà fuori una gran bella partita“.
Evita di soffermarsi sul mercato, le cui valutazioni sono rimandate a lunedì, ma è innegabile che le volontà di Chierchia e di Ciaccia, ben tradotte dal lavoro di Federico “…ci hanno permesso di colmare delle lacune evidenti. L’operato è da considerarsi importante e puntuale – aggiunge Guidi -; la rosa è diversa e non ha più l’obbligo di fare ricorso al minutaggio. Si è dinanzi ad una compagine decisamente più esperta“.
Sollecitato sulla vicenda Mungo in procinto di andar via è lapidario: “Mimmo è un grandissimo professionista e come tale si è sempre comportato, al pari del capitano Arrigoni; non è casuale che ne sia il vice. Un calciatore va giudicato per quello che fa in campo ma anche per quello che sa rappresentare all’interno di uno spogliatoio e lui rimane un top“.
Sul fatto che adesso abbia problemi di abbondanza, ne è soddisfatto: “Tutti sono chiamati a dover dare qualcosa in più, perché la maglia dovranno conquistarsela partita dopo partita“, chiosa il mister.