TERAMO – Nel corso della trasmissione ultima di Vera Tv, “A casa del diavolo“, di Andrea De Aloysio, tra gli ospiti era presente Massimo D’Aprile, ex D.G. del Teramo Calcio ed oggi Presidente della “FC G. Bonolis“, il quale, pur dichiarando di non voler parlare dell’ex intesa tra il Teramo Calcio e la società presieduta, ha poi mostrato molta disponibilità nel farlo.
“L’accordo con il Teramo di Campitelli– dice D’Aprile –aveva un suo perché; l’intento della società Bonolis era di dare 18-20 ragazzi a stagione alla squadra della nostra città, un’operazione che ha un valore oscillante tra i 50.000 ed i 60.000 euro a campionato”
Poi?
“E’ arrivato Iachini e l’ha voluto risolvere a modo suo. Essendo il presidente della squadra per la quale tifo, lo rispetto, ma, almeno per me, non ha avuto un gran comportamento. Ne feci oggetto di una conferenza stampa che rifarei mille volte (ekuonews del 12 agosto 2019 – ndr), perchè è bene sapere che non tutti sono pronti ad inchinarsi: c’è ancora chi rimane al proprio posto con la schiena dritta. Detto ciò – prosegue D’Aprile – è chiaro che non gli porto rancore, anzi, se avesse bisogno di noi, tra 1 o 5 anni, le porte della Bonolis saranno riaperte“
Conseguenze per l’addio alla partner-ship?
“Zero, per quanto ci riguarda: 300 ragazzi avevano e 300 ne abbiamo. Certo, siamo entrati in un mercato diverso, nel quale diversi clubs, anche di Serie B, intenderebbero prendere il posto che era del Teramo Calcio. In pratica siamo stati costretti a guardarci intorno e a programmare il futuro in altra maniera, tant’è che la stagione prossima disputeremo il campionato Allievi“
Un peccato…
“Dopo il Pescara siamo la migliore realtà giovanile d’Abruzzo… e dire che avevamo rinunciato a fregiarci del titolo di ‘Scuola Calcio d’Elite’, perchè l’allora intesa ci vietava di svolgere attività agonistica giovanile…“
Si sente dire un gran bene del baby Tommaso Di Filippo…
“Ieri sarebbe andato di sicuro al Teramo; oggi è difficile che ciò avvenga se hai una squadra di Serie A e tre di Serie B che lo seguono. Entrano in gioco altri fattori ed è quasi impensabile farlo crescere con i colori biancorossi del Teramo Calcio“
Sul rendimento della prima squadra, invece?
“Il Teramo non sa giocare ‘gare sporche’ ed i campionati non si vincono comprando calciatori, ma consolidando la propria struttura: la squadra biancorossa paga il noviziato della società. Se avessero preservato qualcosa dello zoccolo duro, sarebbe stato meno difficile: oggi devono crearlo“
In fondo la città non ha mai preteso la serie B, anche con l’avvento di Iachini
“Teramo non è pronta per la serie B, che passa per l’entusiasmo di una proprietà che andrebbe salvaguardato. Se comincia ad esserci qualche critica di troppo, non è stata certamente creata dalla città o dai giornalisti o da chicchessia. Sono loro ad averle create, sicuramente in buona fede. Sarà importante dare continuità al progetto, magari ripartendo dagli errori commessi quest’anno, ovviamente da dover evitare“.