TERAMO – A Teramo c’è il record nazionale di evasione tariffaria. A rimarcarlo oggi la Filt-Cgil in una conferenza stampa nella sede di Viale Crispi. Sindacato che ha indetto lo sciopero Tua per 4 ore per il prossimo primo febbraio, adducendo anche tale problematica come uno dei motivi, soprattutto in relazione ai bilanci dell’azienda.
A bordo dei pullman, in certe zone della Vibrata, solo un passeggero su due adempie al proprio dovere acquistando il biglietto, a dispetto dell’oltre il 30% del resto del territorio. Per mettere un freno al bus gratuito per la Cgil si dovrebbero fare prevenzione e controlli al capolinea dove s’incarrozza la maggior parte degli utenti.
Poi c’è la questione sanzioni – spiegano il segretario Abruzzo-Molise, Franco Rolandi, e Luigi Scaccialepre -anche se partono, quelle effettivamente riscosse sono un terzo (7.700 su 21 mila). Inoltre la piattaforma di vendita non rende: gli stessi tabaccai hanno un aggio minimo, quasi indifferente sulle vendite dei biglietti.
Ma le motivazioni dello sciopero del primo febbraio riguardano anche la carenza di personale di guida e di condotta e scorta, come macchinisti e capitreno, nel caso del trasporto su gomma. Pesa anche il mancato espletamento del concorso per gli addetti alla manutenzione, il ricorso eccessivo ai contratti precari e l’aumento indiscriminato di prestazioni dello straordinario con le ferie residue ancora non godute . Così capita che si sopprimono servizi minimi senza che venga segnalato il disservizio all’utenza (stessa cosa per alcuni treni).
La Filt-Cgil ha anche quantificato la perdita economica per ogni lavoratore (circa 1800 euro) in base “alla mancata realizzazione di un trasporto pubblico di massa sulla strada Parco, le officine che non sono riorganizzate, accordi sottoscritti senza che siano stati applicati, la continua proliferazione di turni in violazione degli accordi vigenti e l’effettuazione dei servizi minimi (L’Aquila-Avezzano) da parte di altri vettori”.
Il sindacato se la prende poi contro la politica degli annunci della Regione Abruzzo che aveva promesso 79 nuove assunzioni, il 7 febbraio del 2018; nuovi mezzi: ne sono arrivati solo 37 “un numero insufficiente” ed altro ancora. Poi il parco automezzi è definito “vetusto”, con molti bus ad euro 0, 1 o 2, “inaccettabile”. La durata media è di 12-13 anni quando invece dovrebbe essere di 6-7 anni.
Maurizio Di Biagio