L’AQUILA – “Il consigliere regionale del Pd Silvio Paolucci sembra aver dimenticato, o ignora volutamente, i sacrifici imposti ai Comuni dai governi di centrosinistra, corretti e rivisti dall’attuale Esecutivo. Su tutti basti ricordare un dato: nel quinquennio 2014-2019, quando governava proprio il centrosinistra, i tagli certificati dall’Istituto per la finanza e l’economia locale (Ifel) ammontavano a 4 miliardi e 179 milioni di euro, senza considerare il Fondo crediti di dubbia esigibilità (Fcde), che ha ulteriormente aggravato la situazione finanziaria dei Comuni”. Così il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Luca De Renzis, replica alle parole del consigliere dem Paolucci che, a mezzo stampa ha sollevato dubbi sui tagli ai Comuni.
“È evidente – argomenta De Renzis – come il governo Meloni, contrariamente alla sleale narrazione del Pd, continui a fare la differenza in termini di sostenibilità finanziaria. Lo dicono i numeri: 196 milioni di euro risparmiati con l’azzeramento della rata della spending review informatica e il mantenimento in capo al comparto Enti locali del cosiddetto ‘Fondone Covid’, parliamo di 480 milioni. Risorse che verranno restituite agli Enti locali per le loro maggiori esigenze invece di creare risparmi sul bilancio nazionale. Scelte concrete che testimoniano una visione chiara dell’attuale governo, l’unico che è riuscito a determinare la temporaneità del decreto legge numero 66 del 2014, che disciplina il concorso degli Enti locali alla riduzione della spesa pubblica”.
“I tagli di cui parla Paolucci smontano le affermazioni del consigliere Dem: sono stati una prerogativa esclusiva dei governi di centrosinistra e una realtà innegabile durante il periodo in cui al governo c’era proprio il Pd e lo stesso Paolucci, che ne è stato segretario regionale, era assessore regionale al Bilancio. Sarebbe opportuno che chi oggi chiede maggiori risorse per i Comuni spiegasse anche come ha compensato, se lo ha fatto, i danni provocati dai tagli effettuati sotto la sua stessa amministrazione. Quanti soldi ha stanziato all’epoca l’allora assessore da destinare ai Comuni per rimediare ai miliardi sottratti dai suoi stessi amici?”, conclude De Renzis.