ROSETO DEGLI ABRUZZI – Nella giornata odierna le Guide del Borsacchio hanno inviato un appello al comune di Roseto degli Abruzzi per dare valore al merito di 10 anni di impegno. Dieci anni di merito e competenze al servizio dell’ente. Ma ora la Riserva e le Guide devono uscire dallo stallo, affermano. Questo il testo dell’appello:
“Con la speranza nel cuore e il desiderio di assistere alla rinascita della nostra amata Riserva Borsacchio sotto una gestione condivisa e consapevole, ci rivolgiamo a voi oggi. Siamo Le guide del Borsacchio, un gruppo di volontari devoti che, da oltre dieci anni, hanno dedicato il loro impegno e la loro passione alla tutela dell’ambiente e del patrimonio storico-culturale di Roseto degli Abruzzi e della Riserva Borsacchio.
In questi anni, abbiamo affrontato trionfi e sfide, ma la fiamma della nostra missione non si è mai spenta. Nel solo 2023, abbiamo organizzato oltre 60 eventi, accogliendo più di 10.000 turisti da ogni angolo d’Europa e Italia, e oltre 5000 studenti provenienti da tutte le parti d’Abruzzo. La nostra dedizione si è tradotta in 46 pulizie e nella raccolta di oltre una tonnellata di rifiuti, dimostrando il nostro impegno concreto per la pulizia e la conservazione della Riserva Borsacchio. Questo impegno è stato rinnovato ogni anno per un decennio con numeri da capogiro con oltre 700 eventi ed attività e decine di migliaia di persone coinvolte.
Il nostro lavoro non si ferma qui: guidiamo i bambini delle scuole a piedi nel pedibus, supportiamo il comune in ogni evento e portiamo avanti ben 18 progetti di tutela per salvare le specie protette che rischiano di scomparire nell’oblio della riserva. Pensiamo, ad esempio, al Salvafratino o al Nido di tartaruga, dove abbiamo trascorso giornate e notti a presidiare il nido, monitorando ogni movimento e garantendo la sopravvivenza di queste specie preziose. Parliamo di migliaia di ore ogni anno offerte all’ente per monitoraggi floro-faunistici doverosi in una riserva.
Non possiamo dimenticare il supporto fornito nelle emergenze come il covid o altre crisi di accoglienza, dove la nostra associazione ha fornito servizi essenziali gratuitamente e ha investito oltre 8000 euro in aiuti per bollette, pasti e supporti a persone in difficoltà lavorative durante la crisi covid.
I nostri numeri parlano da soli, con oltre 6 milioni di visualizzazioni sui social media di quest’anno, trainati dal nido di Caretta caretta. La nostra presenza è stata luminosa agli eventi, dando lustro a Roseto insieme agli altri cittadini, offrendo assistenza a ogni grande evento del Comune e garantendo i piani di sicurezza. Abbiamo centinaia di protocolli e comunicazioni ufficiali in tal senso.
Abbiamo creato database della riserva con scuole e altre associazioni, mappato 58 km di percorsi con il CAI e stabilito protocolli d’intesa con WWF, IAAP e numerose associazioni nazionali e locali. Abbiamo reso la Riserva Borsacchio uno scenario naturale di primaria importanza nella Regione Abruzzo, mantenendo gratuitamente molti parchi pubblici, antichi percorsi e la fonte d’Accolle. Una riserva che viene sorvolata al giro d’Italia e appare in trasmissioni, testate e guide internazionali nazionali senza cachet alcuno grazie al nostro lavoro.
Tuttavia, il nostro punto critico è che operiamo da anni senza una convenzione ufficiale. Siamo rimasti gli unici fra le associazioni che offrono assistenza in molti ambiti dell’ente, ma la Riserva Borsacchio è in stallo, senza gestione, con un PAN che tarda ad arrivare. La mancanza di una gestione adeguata ha comportato la perdita di milioni di euro di finanziamenti per agricoltura, turismo sostenibile ed occupazione in settori green.
Oggi, con umiltà e determinazione, ripresentiamo il nostro progetto di gestione condivisa per la riserva. Un progetto che coinvolge associazioni nazionali importanti e locali, basato su un forum di condivisione dove il Comune resta il soggetto gestore ma è efficacemente supportato. La Riserva è piena di problemi per cittadini e turisti, ma rappresenta anche un’opportunità unica di crescita e tutela della biodiversità.
Abbiamo dimostrato la nostra dedizione in questi dieci anni, operando senza convenzioni o contributi, donando il nostro tempo, la nostra passione e le nostre competenze. Il nostro appello è semplice: non sprecate questa opportunità. Siamo pronti, il progetto di gestione condivisa che è stato nuovamente protocollato, e ora attendiamo una risposta da parte del Comune. Chiediamo di non far passare inosservato il nostro impegno, la nostra esperienza e la nostra competenza. Siamo pronti a mettere ancora una volta il nostro bagaglio di conoscenze al servizio del Comune per far uscire la Riserva Borsacchio da uno stallo che dura da troppo tempo”. – Le Guide del Borsacchio –