TERAMO – Il caso riguarda un utente di Campli, abitante in zona sismica, al quale lo scorso maggio è stata staccata la corrente elettrica per una fattura non pagata perché non teneva conto delle agevolazioni previste dalla normativa sisma. Richiesto il ricalcolo della bolletta, che prevede il 40% in meno sulla fatturazione, non è stata però applicata la rateizzazione e, dunque, dopo tutte le segnalazioni e i procedimenti del caso, la vicenda finirà in tribunale.

Ma non è un caso isolato. A spiegare il problema è Pasquale Di Ferdinando, presidente dell’associazione Robin Hood a difesa dei consumatori. “Sono 200 i casi, per 4 tipologie di problematiche che riscontriamo con tutte le società di vendita dell’energia elettrica – afferma –. Si va da quelle che non riconoscono affatto le agevolazioni previste dalla normativa sisma, a chi le riconosce fino al cambio del contatore, a chi e riconosce solo per l’abitazione terremotata e non applica la portabilità”.

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