A distanza di quasi una settimana, l’Adriatica Press Teramo, nel corso di una conferenza stampa, è tornata ad alzare ancora la voce dopo le decisioni, inattese, del Giudice Sportivo che hanno fatto seguito al derby dello scorso 23 Dicembre contro il Chieti. Il numero uno biancorosso, Ermanno Ruscitti, allarga gli orizzonti e non focalizza i suoi strali solamente sul duo arbitrale. “Vogliamo lanciare, come società, un chiaro messaggio a Lega e Federazione perché non è assolutamente possibile continuare su questa strada. La Lega dovrebbe essere il nostro sindacato, noi paghiamo, profumatamente, un servizio che, al contrario, non viene offerto. E’ assurdo, poi, che un tesserato o un presidente, nel mio caso, non possano parlare o alzare la voce, questa omertà deve finire. Sono entrato in questo mondo da 4 anni e, se tornassi indietro, non rifarei questo passo. Vorrei elencare alcuni dati anche perché, sotto accusa, va anche la direzione arbitrale, per esempio, della sfida di Civitanova di due settimane fa. In quel caso loro ebbero 31 tiri liberi, noi appena 12 senza tralasciare il fatto che sono state denotate alcune lacune tecniche gravi. Vogliamo denunciare – prosegue Ruscitti – anche il comportamento arrogante tenuto dai due fischietti in grigio. Quanto è emerso dal referto arbitrale è lesivo della nostra immagine di società, anche perché erano presenti forze dell’ordine, steward, personale medico e i due arbitri non hanno avuto assolutamente bisogno di cure come, al contrario, potrebbe emergere dalla gravità dei provvedimenti disciplinari. Anche il presidente della Fip Regionale, Di Girolamo, era presente ed è rimasto basito. Per questo motivo – ha concluso Ermanno Ruscitti, presidente dell’Adriatica Press Teramo – presenteremo ricorso e puntiamo all’annullamento di tutte le decisioni prese, a partire dalla squalifica del campo di tre giornate”.