CASTELLALTO – Nel borgo medievale di Castellalto il 30 dicembre alle 17 torna l’appuntamento con la sesta edizione del presepe vivente, che trasformerà il paese nella Betlemme di 2000 anni fa per la sacra rappresentazione della Natività. Tra i circa 200 figuranti ci saranno anche quest’anno alcuni rifugiati di un centro di accoglienza presente sul territorio, che si sono impegnati altresì nella preparazione degli scenari.
“Immaginate una notte magica in cui, tra i drappi e i tetti di un borgo antico, a poco a poco si disvelano le stelle che guardano sui mari e sui monti dal meraviglioso Balcone d’Abruzzo, e vi guidano alla capanna della Natività”, spiega in una nota Valeria Manelli, Assessore comunale alla Cultura, che aggiunge: “Il 30 dicembre, alle ore 17 si rinnova, a Castellalto l’atteso appuntamento con il Presepe vivente, non un semplice evento, ma l’incontro di tante anime belle di una comunità che si mette a lavoro per realizzare una magia. L’allestimento del presepe richiede organizzazione, lavoro e impegno serio da parte di chi collabora”.
L’assessore racconta: “Si comincia un anno prima a pensare come sarà l’edizione successiva. Si lavora per gruppi che si dividono sistematicamente i compiti, dedicandosi alla all’allestimento di ogni singolo scenario. La prima volta fu nel 2013 e, da allora ,ogni edizione si è contraddistinta per la sempre più minuziosa cura dei particolari che ha consentito di collezionare un successo dopo l’altro, grazie alla grande partecipazione dei visitatori”.
Manelli prosegue: “Anche quest’anno alcuni rifugiati di un centro di accoglienza presente sul territorio si impegneranno nella preparazione degli scenari e parteciperanno alla manifestazione come figuranti. Così si compie un’altra piccola magia che, di questi tempi, pare quasi fuori moda: è la magia dell’integrazione e dell’apertura culturale. E’ la magia di una parola che sta perdendo vigore nell’agenda politica dei nostri giorni: l’umanità”.
L’assessore precisa: “Il presepe vivente trasforma il nostro borgo in un museo a cielo aperto dove le arti, i mestieri, i suoni e i colori tipici di un tempo si dispiegano in un percorso sensoriale denso di emozioni e suggestioni. Vi saranno circa duecento figuranti, con fedeli riproduzioni dei costumi d’epoca, pastori, beduini, viandanti, panettieri, artigiani e le fascinose danzatrici del ventre interpretate dalle Sirene del Nilo, alla locanda del re”.
Manelli conclude con un invito finale: “Tutto il resto sarà da scoprire visitando il Presepe, una magia resa possibile grazie a tutti i collaboratori dell’Associazione Castrum Vetus, presieduta da Amelia Contrisciani che porta avanti la manifestazione con lodevole entusiasmo e impegno. Non resta che invitarvi a Castellalto, il 30 Dicembre alle 17, ricordando che l’ingresso è libero.”