TERAMO – Ho letto, devo ammettere con stupore, la nota diramata dal direttore di Confartigianato Chieti Daniele Giangiulli.  Credo sia chiaro a tutti gli abruzzesi che l’intento della mia battaglia contro i finanziamenti a pioggia, licenziati dalla maggioranza regionale di centro-destra, non avesse come tema il choco festival di Chieti bensì un metodo, un modus operandi che continuo a ritenere sbagliato e carico solo di improvvisazione.
Il tema, direttore Giangiulli, è l’assenza di una seria programmazione, è il voler procedere testa bassa a finanziamenti spot in base alla regola “del chi prima arriva”.  Il tema è che l’assegnazione dei finanziamenti dovrebbe passare attraverso dei bandi e quando si decide di ovviare a questi si dovrebbe avere la decenza di mettere in campo, almeno, una ripartizione equa sul territorio regionale tra tutte le associazioni e le organizzazioni che hanno avanzato richiesta.  Non posso non registrare che dei 90.000 euro elargiti dal provvedimento che vede finanziato anche il choco Festival non un centesimo viene assegnato a Teramo.
La mia battaglia politica è contro il pressapochismo di un centro destra allo sbando, prescinde e nulla toglie alla meritevole attività di Confartigianato che, come tante altre organizzazioni di settore, lavora quotidianamente sui nostri territori.
Sandro Mariani
Capogruppo Abruzzo in Comune