SANT’OMERO – L’avv. Giovanni Legnini, Vice Presidente Emerito del Consiglio Superiore della Magistratura, è stato chiamato ad intervenire nel corso di una conviviale dal titolo “Il contrasto alla corruzione quale fattore di crescita economica e sociale”, che si terrà il 30 novembre 2018 alle ore 20 presso il Ristorante “Villa Corallo” di Sant’Omero.

L’incontro, che verrà introdotto dal dott. Aldo Manfredi, Presidente della Sezione Penale della Corte di Appello di L’Aquila, Magistrato in prima linea nell’affrontare il fenomeno corruttivo, è stato organizzato dal Rotary Club Teramo Nord Centenario (Presidente Gaetano Luca Ronchi), dal Club Rotary Teramo Est (Presidente Antonio Lera) e dal Lions Teramo (Presidente Giuseppina Lolli).

Secondo recenti ed autorevoli studi, il fenomeno della corruzione in Italia fa diminuire gli investimenti esteri del 16% e fa aumentare del 20% il costo complessivo degli appalti.
Una “piaga”, quella della corruzione, che compromette la reputazione nel nostro Paese nel mondo e che ha “mangiato” 10 miliardi di euro l’anno di prodotto interno lordo, per 100 miliardi in un decennio. Si stima che nell’intera UE il costo della corruzione raggiunga i 120 miliardi l’anno.

Ma anche le aziende che operano in Italia in un contesto corrotto, crescono in media del 25% in meno rispetto alle concorrenti, che invece operano in un’area di legalità. In particolare le piccole e medie imprese, hanno un tasso di crescita delle vendite del 40% inferiore rispetto a quelle grandi. Per non parlare poi delle ricadute che questo “virus, che infetta tutto”, come è stato definito da Papa Francesco, ha sulla società, anche in termini di diseguaglianza delle opportunità.

Nel corso dell’incontro Legnini fornirà la propria valutazione sul fenomeno corruttivo e sulle implicazioni ad esso connesse da un autorevole angolo visuale, rispondendo a tematiche quali “Quanto sono davvero affilate le armi che per il contrasto alla corruzione il nostro Paese mette in campo?”. “Quanto è efficace l’applicazione pratica, la capacità sanzionatoria e repressiva delle nostre istituzioni?”. E, ancora, “A fronte degli inviti rivolti al nostro Paese da parte del Fondo Monetario Internazionale a “rafforzare l’impegno contro la corruzione” ed alle recenti riforme legislative che in questi giorni il Parlamento sta discutendo, quanto è diffuso questo fenomeno?.