VALLE CASTELLANA – Sabato 2 e domenica 3 novembre 2024, nel capoluogo montano di Valle Castellana ai piedi dei Monti della Laga si terrà uno degli appuntamenti più attesi dell’autunno: la sagra della castagna e della patata. Quest’anno sarà l’edizione numero 40, la quale prevede importanti novità, a partire dal menù completamente rinnovato: includerà i tesori dei borghi e dei castelli di montagna, come la polenta, gli gnocchi, le salsicce, il guanciale, i funghi, il tartufo, lo spezzatino, gli arrosticini, i dolci tipici e molto altro ancora. Ma sul trono ci saranno sempre loro: i marroni locali e le patate di montagna.

La manifestazione si svolgerà principalmente nell’ampia piazza e nella via centrale del paese, dove si potranno visitare i mercatini enogastronomici e degli hobbisti. Non mancherà l’intrattenimento musicale, prevista anche qui una novità importante: non ci sarà il solito palco al centro della piazza, ma bensì gli artisti si esibiranno per le vie del paese, portando stornelli, ballate e tanta allegria tra i partecipanti. Sabato pomeriggio si esibiranno DJ Dik e DJ Emax, ma anche il gruppo “Li Carrajat”, mentre domenica sarà il turno di “Raggio di sole”.

Si potranno acquistare i famosi “Marroni” di Valle Castellana, sia cotti sul posto (caldarroste) che crudi, le ottime patate di montagna insieme ad altri prodotti caratteristici della zona. L’apertura degli stand è prevista dalle ore 18,00 di sabato 2 novembre e per tutta l’intera giornata di domenica 3.

Sarà anche possibile immergersi completamente nella natura con le visite guidate al Piantone Di Nardò, uno dei più grandi e imponenti d’Europa. Le visite saranno condotte da guida AIGAE esperto in botanica, si partecipa solo su prenotazione (al numero riportato sul manifesto dedicato). Sarà disponibile anche il servizio di bus navetta gratuito, dal parcheggio alla sagra, per garantire una maggiore fluidità nel trasporto. L’evento si terrà anche in caso di pioggia.

La sagra viene organizzata dall’associazione La Valle con il patrocinio del comune di Valle Castellana, i quali hanno potenziato e ampliato le cucine e i tendoni.