TERAMO – E puntuale arrivò il diniego.
D’altronde perché autorizzare un incontro pubblico, in una piazza pubblica, al fianco di quei “Due leoni” simbolo araldico della nostra terra? Perché dare la parola ad un illustre Professore di filosofia, scrittore di apprezzati romanzi e della storia del calcio teramano?
Si cita l’art. 17 della Costituzione ma forse bisognerebbe coglierne la vera essenza, così come per l’art. 18, il 16 e … dulcis in fundo… il 21.
In alcuni passaggi del documento ci si contesta in qualità di richiedenti, senza distinguo, di manifestare il dissenso attraverso atti “minatori ed ingiuriosi“.
Come Direttivo del Club Biancorosso contestiamo con decisione tali addebiti poiché il “modus operandi” minatorio e ingiurioso non rientra e non rientrerà mai tra le nostre strategie comunicative, come testimonia in maniera inequivocabile il nostro percorso associativo basato sull’amore per la nostra Città, per la nostra squadra e con una particolare dedizione verso le attività legate al Sociale.

Per le stesse ragioni abbiamo sempre preso le distanze da qualsiasi manifestazione di pensiero volta ad intimidazioni e/o atti di violenza verso chiunque. Oltre ad esternare tutto il rammarico per quella che riteniamo una palese limitazione delle libertà di espressione e di pacifica aggregazione, riteniamo doveroso informare che le prevedibili difficoltà e/o resistenze, fossero anche tecnicamente legittime, che ci troviamo a fronteggiare oggi e ci troveremo a fronteggiare nell’immediato futuro, non fermeranno la nostra esigenza di cittadini e di tifosi, di provare a chiarire una delle situazioni gestionali, legate ad un bene pubblico, più imbarazzanti che questa Città ricordi.
Con i documenti acquisiti andremo avanti per la nostra strada a difesa di un qualcosa che sentiamo assolutamente nostro e che riteniamo oltremodo vilipeso da evidenti incapacità a tutto tondo.
Ultima considerazione.
Si vieterà anche la Coppa Interamnia? I weekend in centro saranno a porte chiuse? Il mercato del Sabato? E come farete con la pista sul ghiaccio? Tutte queste attività vicino all’ecomostro gastronomico di Piazza Martiri non saranno pericolose per famiglie e bambini?
Palesi ci appaiono le contraddizioni e le forzature indicate nelle motivazioni addotte per giustificare tale diniego. Ne prendiamo atto, nel rispetto della legge, consapevoli di aver intrapreso una strada “minata”… ma riteniamo di avere sufficiente volontà e abbondanti risorse per provare a “bonificare” ogni centimetro quadrato della parete rocciosa che abbiamo scelto di scalare – Il Direttivo del Club Biancorosso