TERAMO – Si chiama Giancarlo Morelli; è uno dei tifosi biancorossi al quale è stato comminato il divieto previsto dalla legge nei confronti di chi, a seguito di gravi azioni di violenza, viene impedito di poter accedere alle manifestazioni sportive.

I fatti, a detta di Giancarlo, non lo vedrebbero coinvolto nel post Rosetana-Città di Teramo, trovandosi a distanza dai luoghi oggetto di scontri, su un marciapiede, defilato.

Sarebbe invece accaduto che, da un’autovettura ferma nei suoi pressi, c’era chi lo filmava ripetutamente e con particolare dedizione: lui avrebbe reagito con una spinta ed un secondo soggetto, di contro, quasi simultaneamente, lo avrebbe colpito con calci ad altezza d’uomo, tant’ che avrebbe smarrito la catenina in oro che indossava al collo e torcendogli un braccio.

Morelli è furibondo: “Io non ho fatto assolutamente nulla e questo fatto voglio urlarlo a tutti! Chiedo di essere ascoltato, se possibile anche dal Prefetto di Teramo“.