Nell’estate 2017, a seguito dell’emergenza sanitaria originata dalla contaminazione di uova e prodotti derivati, causata dall’uso illegale dell’insetticida Fipronil in allevamenti di galline ovaiole, fu realizzato un piano di controllo straordinario, disposto dal Ministero della Salute, per accertare la regolarità delle uova e degli ovoprodotti presenti sul mercato italiano.

L’operazione coinvolse i Carabinieri dei NAS e l’intero sistema nazionale di tutela della salute, dagli organi ispettivi ai laboratori, con l’immediato rintraccio di prodotti pericolosi o sospetti provenienti dall’estero e la realizzazione di un piano di controllo, campionamento ed analisi dell’intera filiera.

L’attività dei NAS proseguì senza soluzione di continuità estendendosi anche nel corso del 2018, con l’esecuzione complessiva di 1.957 ispezioni, il prelievo di 965 campioni, il sequestro preventivo e cautelativo di quasi un milione di uova e di 160 tonnellate di prodotti trasformati, provenienti da allevamenti sospetti di aver utilizzato sostanze non ammesse, sia italiani che esteri.

È stata recentemente pianificata, nell’ambito di una più ampia strategia, una nuova campagna di accertamenti finalizzata a verificare la situazione del comparto produttivo e commerciale delle uova e dei prodotti derivati.

Il programma dei servizi di controllo ha interessato la fase primaria della conduzione zootecnica delle aziende, con particolare riferimento all’adozione di criteri intensivi di allevamento che possono determinare criticità di sovraffollamento e il conseguente ricorso ad interventi di disinfestazione e di sanificazione non consoni, estendendo gli accertamenti alle attività di imballaggio, trasformazione, distribuzione e vendita.

Nel mese di settembre, individuato quale periodo di aumento della richiesta di prodotti a base di uova da parte del settore dolciario industriale ed artigianale, il dispositivo di controllo posto in campo dai NAS ha consentito la verifica di 373 obiettivi che hanno determinato l’accertamento di irregolarità in 66 casi, pari al 18% del totale.

IN ABRUZZO. In particolare, i controlli sulla sicurezza della filiera delle uova condotti in Abruzzo dai Carabinieri dei Nas di Pescara, hanno riguardato 2 aziende del Pescarese, 2 dell’Aquilano, 1 nel Teramano e 1 nel Chietino.

Fra le inadeguatezze igienico sanitarie e strutturali rilevate in alcune di esse, la presenza di alcune aperture non protette da reti anti passeri e, nei controlli dell’Aquilano, l’assenza della cosiddetta “dogana danese”, una misura introdotta in materia di malattie infettive e diffusive dei volatili dalla recente normativa.

Operata anche nel Teramano una sospensione di attività depositi imballaggi e vincolo per distruzione di 6 bancali di imballaggi primari e di 2 quintali di alimenti a base di uova, detenuti in condizioni igieniche carenti.