TERAMO – Un detenuto di etnia rom, già resosi protagonista di altri eventi critici, nella serata di ieri 27 settembre ha prima distrutto la propria camera appiccando infine un incendio utilizzando le suppellettili e mettendo a repentaglio l’incolumità degli agenti intervenuti e degli altri detenuti presenti nel reparto detentivo, causando migliaia di euro di danni.

Data la veemenza dello stesso e le minacce protratte agli operatori di polizia brandendo quello che poteva essere il piede di legno del tavolo si è ricorso ai dispositivi di protezione ai fini di deterrenza.

L’operazione si è conclusa nel migliore dei modi con il ripristino dell’ordine e della sicurezza ma purtroppo con vari agenti che hanno avuto problematiche respiratorie dovute all’inalazione dei fumi provocati dall’incendio.

Auguriamo ai poliziotti penitenziari una pronta guarigione e ci complimentiamo con chi ha gestito al meglio, pur senza ausili di alcun tipo, l’ennesimo evento critico, in attesa che chi di competenza capisca che ormai si è oltrepassato il fantomatico punto di non ritorno. Per ripristinare l’ordine nelle carceri e nella società occorre dotare le FF.OO. di poteri d’esecuzione concreti che abbiano una doppia valenza, oltre che consentire una rapida repressione della condotta criminosa attuale e concreta scongiurando pericoli di ogni sorta, fungano anche da deterrente per il futuro scongiurando recidive ed emulazioni – Segreteria Provinciale Si.N.A.P.Pe di Teramo