ALBA ADTRIATICA – E’ la prima volta che ad Alba  Adriatica c’è una netta presa di posizione contro un modello turistico distruttivo basato sulla movida incontrollata. E’ il pensiero di ristoratori, commercianti, albergatori, balneatori, turisti e residenti che hanno promosso una raccolta firme (oltre 150 quelle raccolte) e scritto una lettera di protesta che segue…

 

Spiace constatare come la città di Alba Adriatica sia piombata in un assoluto degrado del turismo ormai divenuto del tutto inaccettabile per qualsiasi logica dell’accoglienza.

Abitare al centro del lungomare di Alba Adriatica anziché continuare ad essere un privilegio per turisti, vacanzieri e proprietari degli immobili, è divenuto un incubo che si rinnova ogni sera nella più assoluta carenza di programmi di monitoraggio e di contenimento destinati agli Enti preposti al controllo amministrativo e dell’ordine pubblico.

Una malsana formula di movida violenta e molesta da troppo tempo trova ausilio ed ospitalità ad Alba Adriatica, riuscendo a muoversi spesso anche al di là delle norme amministrative che regolano la tracciabilità delle presenze, le regole del decoro e della convivenza civile.

La misura è ormai colma ed i proprietari degli immobili affacciati sul lungomare Marconi intendono protestare pubblicamente e condividere azioni di tutela assieme a tutti i turisti, ai cittadini residenti, agli ospiti che subiscono la medesima situazione e che sono ormai condotti ad uno stato di esasperazione non più sostenibile.

Si assiste quotidianamente al disdicevole spettacolo di orde di minorenni ubriachi che si riversano su un lungomare attrezzato a soddisfare la voglia di eccesso e di sballo fuori controllo.

Si superano abbondantemente gli impatti sonori consentiti alle attività musicali, si agirano le regole sul distanziamento ed i protocolli sanitari ai quali le attività di somministrazione e di intrattenimento sono obbligate, si sforano continuamente gli orari consentiti per le attività musicali notturne,  si ignora da più parti l’orario di sospensione delle attività di somministrazioni che resta fissato alle due del mattino, si continua fino all’alba ad esercitare la vendita di alcolici da asporto abusivamente.

Una città fuori controllo.

I risultati sono le continue risse, le bottigliate, gli schiamazzi, le scorribande  subite persino all’interno delle proprietà private con la reiterazioni di atti vandalici notturni, di assembramenti legati allo spaccio ed al consumo collettivo  della droga, con le parti comuni invase dalle deiezioni e dal vomito dei troppi ubriachi che evidentemente non riescono a trovare neppure i servizi igienici previsti dalle norme igienico sanitarie nazionali.

Ormai si è costretti all’insonnia e alle ronde nel vano tentativo di  preservare gli spazi comuni condominiali invasi da novelli barbari nella più totale impunità.

Una vera e propria umiliazione, uno scempio turistico per quanti hanno scelto Alba Adriatica come luogo di riposo e di vacanza.

Una condizione che appare ancor più inaccettabile soprattutto a fronte dell’inerzia  e dell’incapacità di ripristinare normali condizioni di convivenza da parte di chi, deputato al controllo, dovrebbe intervenire mostrandosi ben consapevole dello scempio che aumenta di anno in anno.

Eppure nulla accade ed i cittadini solo abbandonati alla personale iniziativa di fronte al pericolo.

Perché?

E’ nostra intenzione dunque richiamare il Sindaco e tutte le Istituzioni preposte al controllo a voler urgentemente intervenire per  mettere in campo una serie di iniziative specifiche atte al rispristino della sicurezza, del rispetto delle norme  sanitarie, del decoro e delle più elementari regole della convivenza civile quale prima forma di cultura alla quale la città dovrebbe tornare ad aderire urgentemente.

Tutto quello che accade al Alba Adriatica risulta chiaramente inaccettabile.