COLONNELLA – Riceviamo e pubblichiamo da parte del Partito Democratico di Colonnella.
“Troppo bello per essere vero, ci scusiamo per il gioco di parole ma questo è quanto accaduto. Il 27 maggio la Regione Abruzzo aveva emesso l’ordinanza di sospensione delle attività per la Stam, c’è stato chi nell’esecutivo regionale se ne era attribuito i meriti, e i cittadini avevano tirato un sospiro di sollievo, si illudevano di passare un’estate finalmente liberi dalla puzza. Qualcosa però non torna, a volte l’aria è ancora puzzolente.
Dopo alcuni giorni dalla forzata sospensione delle attività, esattamente l’11 giugno 2021 l’azienda presenta ricorso al TAR contro Regione Abruzzo, Arta, Dipartimento Territorio e Ambiente, Prefetto, Comune di Colonnella ecc. “per l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia” di quanto emanato dalla Regione Abruzzo con la quale veniva disposta la DIFFIDA e SOSPENSIONE dell’autorizzazione AIA della STAM per sei mesi.
Nel testo del ricorso si possono leggere discutibili dichiarazioni ai confini della realtà, richiama il ricorso al TAR fatto dal Comune di Colonnella per “presunte emissioni maleodoranti” del maggio 2020.
Definisce “ingiusto ed abnorme provvedimento” la sospensione delle attività per sei mesi. Racconta anche “La sospensione immediata del ciclo lavorativo, oltre ad arrecare un serio pregiudizio all’attività di pubblico interesse rappresentata dal trattamento dei fanghi della depurazione urbana, anello finale del più ampio ciclo integrato delle acque, è fonte di un grave ed irreparabile danno alla attività aziendale che espone, peraltro, la P.A. alla possibile richiesta risarcitoria che l’azienda ricorrente si riserva di richiedere.” e ancora di “erronea procedura di campionamento delle emissioni rilasciate in atmosfera” di “eccesso di potere, violazione di legge, abuso di potere per la imposizione di prescrizioni non previste dalla legge, inattuabili nei termini della diffida” e inoltre tutta una sequela di informazioni tecniche.
Pochi giorni dopo, con sorprendente rapidità, il 15 giugno il Tribunale Amministrativo Regionale per l’Abruzzo (decreto cautelare n. 00205_2021) accoglie l’istanza di sospensione interinale emesso dalla Regione Abruzzo e fissa la trattazione collegiale al 14 luglio 2021. Di conseguenza l’azienda, fino a nuove disposizioni, può lavorare e i miasmi hanno ricominciato ad appestare i cittadini.
Il sindaco di Colonnella, che aveva dapprima esultato, ha promesso controlli e dato mandato all’avvocato di seguire la vicenda, lo stesso che aveva fatto il ricorso al TAR per conto del Comune (quello perso nel maggio 2020) e a cui successivamente sempre il comune aveva conferito l’incarico di fare ricorso contro la sentenza emessa dal TAR. Attendiamo di leggere le prossime mosse da parte della Regione Abruzzo che, gravemente non si è costituita, sarà un caso? Chi si è attribuito meriti poi ha dimenticato di seguire il ricorso? Siamo alla farsa, il dubbio è tra l’incapacità di scrivere gli atti oppure la sospensiva è stata solo una sceneggiata?”.