PESCARA – “Un’Europa più forte, coesa e competitiva per affrontare le sfide del futuro”.
E’ il testo dell’ampio programma messo a punto da CNA Artigiani Imprenditori d’Italia in vista delle prossime elezioni per il rinnovo del parlamento europeo dell’8 e 9 giugno prossimi. Con il Manifesto in dieci punti che lo accompagna, il mondo delle micro imprese e dell’artigianato italiano intende così caratterizzarsi in vista dell’appuntamento elettorale, fotografando interessi e aspettative del suo mondo. I temi posti all’attenzione delle forze politiche, in vista della competizione, saranno al centro del confronto che CNA Abruzzo ha organizzato per dopodomani, giovedì 30 maggio, a Pescara, con i candidati abruzzesi presenti all’interno delle varie liste nella circoscrizione meridionale che comprende anche Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Puglia e Calabria.
All’incontro, in programma alle 10 nella sede regionale di via Cetteo Ciglia 8, sono stati invitati Nicola D’Ambrosio e Giovanna Greco (Fratelli d’Italia); Antonella Ballone ed Eliseo Iannini (Forza Italia); Laura Cucchiarella (Lega); Manola Di Pasquale (Pd); Valentina Corneli e Fabio Stella (M5S); Giulia Persico (Alleanza Verdi Sinistra); Libera D’Amelio (Siamo Europei); Dino Rossi (Libertà); Maurizio Acerbo, Ilaria De Leonardis e Paolo Della Ventura (Pace, Terra, Dignità); Emanuela Pistoia (Stati Uniti d’Europa).
Dieci, come detto, i punti cardine su cui è imperniato il Manifesto: una sorta di “decalogo” che include transizione verde e sostenibilità energetica; politiche industriali comunitarie; dialogo e cooperazione con Paesi terzi; protezione del lavoro e modello sociale; legislazione a misura d’impresa; completamento del mercato unico; transizione digitale intelligenza artificiale; superamento delle disuguaglianze; nuovo modello economico; dialogo tra istituzioni e parti sociali.
“In Abruzzo – ha scritto nella lettera d’invito il direttore regionale Silvio Calice – vorremmo condividere con tutti voi, espressione delle diverse liste in campo, questa nostra visione. E ciò anche in ragione delle peculiarità del nostro territorio, del suo sistema economico e produttivo, della sua struttura sociale”.