TERAMO – Si svolgerà sabato 1 giugno, dalle ore 9,30 al Conservatorio “Braga” di Teramo, in Corso San Giorgio, il convegno di studi storici “La formazione della proprietà borghese e lo Sviluppo della mezzadria nell’Abruzzo teramano (secoli XVIII-XIX)”. Attraverso il Convegno, l’IARST (Istituto Abruzzese di Ricerche Storiche) intende promuovere nuove ricerche storiche sulla formazione della proprietà borghese nell’Abruzzo teramano e sulle trasformazioni che investono gli assetti agrari e socio-economici tra i secoli XVIII e XIX. Nell’ultimo quarto del Settecento, le forze borghesi, si affacciano sulla scena provinciale, e avviano la riflessione sugli assetti economici e sociali del territorio teramano, scoprendone l’arretratezza ed elaborando le prime ipotesi di sviluppo. Negli ultimi decenni dell’800 la borghesia agraria, ormai divenuta anche ceto politico e intellettuale, è pienamente consapevole di se? e delle proprie forze e porta a compimento il progetto di sviluppo provinciale maturato un secolo prima. Risultato tangibile e? la trasformazione del territorio teramano, che, con la scomparsa del latifondo feudale e degli usi collettivi della terra, l’affermazione dell’individualismo agrario, la formazione di un ceto di grossi proprietari borghesi e la diffusione capillare del sistema poderale, diventa “il limite meridionale della mezzadria” sul versante adriatico.
Interventi nella Sessione mattutina (9:30-13:00). Presiede Nicolino Farina, Vice Presidente IARST Teramo. Dopo i saluti istituzionali interventi di: Fabrizio Marinelli, Università degli Studi de L’Aquila e Presidente della Deputazione Abruzzese di Storia Patria, “La Commissione feudale e i territori abruzzesi”; Federico Roggero, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, “La divisione dei demani e la concezione borghese della proprietà”; Roberto Ricci, Vice Presidente della Deputazione Abruzzese di Storia Patria, “Tra antico regime e proprietà borghese: gli Acquaviva d’Aragona conti di Conversano nell’Abruzzo teramano”; Francesca Fausta Gallo, Università degli Studi di Teramo, “Dal ceto al censo. L’élite teramana tra antico regime ed età napoleonica”; Saverio Russo, Università degli Studi di Foggia, “La fine delle Dogane armentizie nei territori italiani tra Sette e Ottocento”; Luigi Rossi, Deputazione di Storia Patria per le Marche, “Istruzioni e consigli ai nuovi proprietari nella letteratura agronomica teramana nell’Ottocento”; Carlo Verducci Deputazione di Storia Patria per le Marche, “Dal gabello alla mezzadria: note sui contratti agrari nelle Marche meridionali e nel Teramano tra basso Medioevo ed età contemporanea”.
Nella sessione pomeridiana (15:30-18:30). Presiede Vincenzo Cerulli Irelli, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Interventi di: Giacomo De Iuliis, Istituto Abruzzese di Ricerche Storiche, “Iniziativa borghese e trasformazioni agrarie nell’Abruzzo teramano della prima metà dell’Ottocento. Il caso della proprietà Irelli”; Ottavio Di Stanislao, Direttore dell’Istituto Abruzzese di Ricerche Storiche, già direttore dell’Archivio di Stato di Teramo, “L’azienda agraria dei Ciafardoni nella seconda metà del XIX secolo”; Luigi Ponziani, Bibliotecario emerito, Istituto Abruzzese di Ricerche Storiche, “Due casi di studio: la Val Vibrata del Principe di Piombino e le Terre di Propezzano di Rinaldo De Sterlich”; Sandro Galantini, Istituto Abruzzese di Ricerche Storiche, “Tra scienza e imprenditoria agricola: grande proprietà e gelsibachicoltura nel Teramano”; Matteo Di Natale, Dottore di Ricerca in Storia del Diritto, Università degli Studi di Teramo, “La proprietà in una universitas del Teramano: Controguerra e i suoi catasti”; Gianfranco Romantini, Deputazione Abruzzese di Storia Patria, “Riflessi economico-sociali della soppressione dell’asse ecclesiastico nella provincia teramana”.