TERAMO – È immorale fare largo uso di mistificazioni elettorali, raccontando dei fantastici – ma purtroppo irreali – risultati in termini turistici presuntivamente ottenuti dall’Amministrazione uscente del Comune di Teramo. Il Sindaco ha passato l’intera consiliatura ad autoelogiarsi e, come beffa finale, ci rende noto di aver prodotto entusiasmanti risultati di rilancio della nostra città. Non compete a me ricordare l’esodo biblico da Teramo di 3.000 residenti che hanno abbandonato la città negli ultimi 5 anni guidati da Gianguido D’Alberto, debbo però – dato che mi sono molto impegnato sull’argomento – ricordare che nella mia precedente veste di Presidente e Amministratore Delegato del Consorzio Punto Europa Scarl, riuscii ad ottenere un sostanzioso finanziamento di 165 mila euro destinato alla valorizzazione culturale e naturalistica del patrimonio comunale al fine di rilancio turistico, in particolare mediante l’istituzione di un apposito Centro di informazione turistica (Visitors’ Centre), per il quale fu individuata la sede in Via Carducci (al piano terra del palazzo sede della Biblioteca regionale “Melchiorre Delfico”). Tale finanziamento era finalizzato alla realizzazione di uno spazio per la fruizione – tramite realtà virtuale – di esperienze immersive capaci di descrivere e valorizzare il grande patrimonio storico, artistico e culturale cittadino. Purtroppo, nonostante i numerosi solleciti, l’Amministrazione comunale ad oggi non è ancora riuscita ad aprire al pubblico il Centro di informazione turistica. Allo stesso modo, è ancora chiuso il Museo Archeologico “Savini” e l’annessa Sala San Carlo, prestigiosa sede di cerimonie pubbliche e private, così come è desolatamente chiusa la Sede espositiva di Torre Bruciata e il simbolo stesso della Teramo archeologica, la Domus del Leone, insistente sotto al Palazzo Savini lungo Corso Cerulli (benché la mia lista civica si adoperò – riuscendoci – per affidarne la gestione e la riapertura alla Fondazione Tercas). L’elenco delle questioni irrisolte e delle occasioni di rilancio sprecate è lungo e doloroso, ma il dato certo è che il turismo nel Capoluogo è venuto scemando di pari passo con la contrazione dell’offerta ricettiva ed enogastronomica. La citata crisi demografica, la scarsa attrattività economica, commerciale, professionale e – di conseguenza – residenziale, sono i risultati oggettivi ed inconfutabili di chi ci ha male amministrato, nonostante Teramo sia fra le città più antiche d’Abruzzo, abbia una collocazione baciata dalla buona sorte sotto l’aspetto climatico, possieda una facilità di approvvigionamento idrico e una centralità del territorio fra la fascia montana e quella costiera, condizioni ideali per una prosperità costante che purtroppo non si avverte più. Occorre perciò valorizzare il patrimonio storico-artistico, questione mai affrontata né pianificata, migliorare i collegamenti viari, accrescere il numero e la qualità dei servizi, pianificare un sistema di controllo per la sicurezza urbana, migliorare l’efficienza delle istituzioni rimaste, a partire dall’Ospedale, passando per l’Università, per l’IZS, per il Carcere e per il Conservatorio musicale. La mancata programmazione ha condotto a bocciature evidenti: se si consulta la guida del Touring Club dedicata all’Abruzzo si può vedere che nessuna località del Capoluogo viene raccomandata come imperdibile, mentre si raccomandano a livello provinciale il territorio atriano, camplese e civitellese, a dimostrazione che i professionisti del settore percepiscono Teramo come una cenerentola. Solo la pianificazione e l’organizzazione producono risultati concreti, anche in sinergia con coloro che rappresentano l’anima della città, cioè i ristoratori e i commercianti, dimenticati da chi ha amministrato e lasciati al proprio destino (si vedano le decine di esercizi chiusi negli ultimi anni). Lo scrivente, assieme alla Candidata Sindaca Maria Cristina Marroni, è al lavoro da anni nella ricerca di finanziamenti così come nell’elaborazione di proposte concrete di rilancio turistico. La nostra presenza e il nostro impegno sono costanti e continueranno nel lungo periodo, perché chi ama Teramo non può smettere di spendersi per il futuro della propria città.
Il Consigliere Comunale Giovanni LUZII Candidato Lista Teramo Protagonista