TERAMO – Sabato 29 marzo alle ore 18 all’Auditorium Conservatorio Braga di Teramo (corso San Giorgio 14/16) verrà presentato il volume “Verdissime” di Daniela Gambaro, edito da Nutrimenti. Dopo la vittoria del Premio Campiello Opera Prima, Daniela Gambaro torna con una raccolta di racconti sull’infanzia e sull’adolescenza con la sua voce intima, misurata e ironica. Bambine, ragazze e donne raccontate nei loro desideri più naturali: trovare una madre dopo la morte di quella biologica e manifestarlo con un singhiozzo difficile da debellare; guadagnare qualche soldo per comprare una torta o un fermaglio pieno di perline; cercare una buona maestra o un buon maestro, confrontarsi con la perdita di un fratellino e fare in modo che il lutto non sotterri anche te; rincontrare da adolescente il mito di quando si era bambine; scoprire il sesso e la libertà che possono essere nascosti in un comunissimo cassetto dei calzini; raggiungere una vita migliore dopo un lungo viaggio attraversando paesi e frontiere impervie.
Irrorate di linfa giovane, con le chiome perennemente spettinate, le protagoniste di questi racconti hanno subito qualche potatura indesiderata, e i loro tronchi sono attorcigliati e storti, ma trovano un proprio modo di crescere e farsi spazio tra alberi più forti e regolari, una maniera d’esistere, d’amare e di non darsi per vinte.
Dialogherà con l’autrice Giovanna Albi. Le letture saranno a cura di Maria Paola Fabiocchi. Modererà l’incontro Valeria Di Felice.
L’incontro è organizzato dalla Libreria Tempo Libero di Teramo, dall’associazione Teramo Nostra e dal Conservatorio statale di musica Gaetano Braga.
Daniela Gambaro è nata a Adria, in provincia di Rovigo, nel 1976. Laureata all’Università di Padova nel 2001, ha frequentato il corso di Sceneggiatura al Centro Sperimentale di Cinematografi a di Roma diplomandosi nel 2005. Lavora come sceneggiatrice per il cinema e la tv. Vive a Roma con il compagno e i loro due bambini. Con la sua prima raccolta di racconti, Dieci storie quasi vere (Nutrimenti 2021) ha vinto il Premio Campiello Opera Prima.