CAMPLI – Sabato 30 marzo alle 17.30 a Campli (sala Giammario Sgattoni – Portico di Palazzo Farnese) sarà presentato il celebre racconto “La leggenda di S. Giuliano l’ospitaliere” di Flaubert (Di Felice Edizioni), tradotto dal francese e commentato da Roberto Michilli.
Oltre all’autore, interverranno il presidente Memoria e Progetto Onlus Roberto Ricci, il presidente dell’Istituto Int. del Teatro del Mediterraneo Leandro Di Donato e l’editrice Valeria Di Felice.
«La leggenda di san Giuliano l’Ospitaliere è, come scrivono Proust e Joyce, la più perfetta delle opere di Flaubert, e quindi il capolavoro assoluto di uno che scrisse solo capolavori. Assomiglia a un ingenuo racconto di fate, ma la sua trasparenza e la sua semplicità sono solo apparenti, e lo smalto di miniatura da codice medievale nasconde in realtà un testo complesso, febbrile, enigmatico, ambiguo e crudele, e proprio per questo coinvolgente, indecifrabile, inquietante. Un testo che permette di scrutare negli abissi dell’opera e della vita di Flaubert, e forse non solo della sua.
Senza la pretesa di fornirne una interpretazione esaustiva, questo libro vuole invitare a una sua lettura attenta, penetrante, non ingenua, che permetta se non altro di intuirne le profondità e di cogliere almeno qualcuno dei suoi molteplici aspetti nascosti.»
Roberto Michilli è nato a Campli (Teramo) nel 1949. Vive a Teramo. Ha pubblicato le raccolte di poesie Aprire un giorno (1996); Attraverso la vita (con una prefazione di Giuseppe Pontiggia, 2001); Nuovi versi (2004); i romanzi Desideri (2005), Fate il vostro gioco (2008), La più bella del reame (2011), Il sogno di ogni uomo (2013), L’attesa della felicità (2018); il libro intervista La chiarezza enigmatica – Conversazione su Giuseppe Pontiggia (con Simone Gambacorta, 2009). È presente nei libri collettivi di poesia 4 poeti abruzzesi (2004) e L’orma lieve (2011). Si interessa di letteratura francese e russa del XIX secolo. Ha tradotto e curato una raccolta delle poesie di Lermontov (Michail Jur’evi? Lermontov, Quaranta poesie, 2014) che ha ricevuto la Menzione d’Onore alla VIII edizione (2014) del premio letterario internazionale “Russia-Italia. Attraverso i secoli”. Di Lermontov ha scritto anche la biografia, la prima pubblicata in Italia sul grande autore russo (Il prigioniero. La vita, il tempo e le opere di Michail Jur’evi? Lermontov, 2015). Il suo libro più recente è Atlante con figure (2016). Tiziano Scarpa, che ne ha scritto la prefazione, lo ha definito: “Un libro che fa onore alla nostra lingua e alla letteratura di questi anni.” Oltre che dal russo (Lermontov, Puškin, Tjut?ev, Baratynskij, Achmatova, Mandelštam, Pasternak), ha tradotto poesia anche dal francese, dall’inglese e dal tedesco (Mallarmé, Verlaine, Byron, Keats, Goethe, Heine e altri).
È nella giuria del premio Teramo dal 2006 e dal 2007 al 2012 ha curato la rassegna internazionale “Perché i poeti…”, inserita nel progetto culturale “Teramo città aperta al mondo”. Dal 2010 ha un blog: larmegliamori.wordpress.com