TERAMO – “Le associazioni del commercio tentano di eliminare dalla legge regionale, l’art. 106 quando loro stesse lo avevano voluto eliminando dalla legge la voce ‘e artigianato’, in modo che solo le associazioni del commercio possano realizzare i mercatini”. A dichiararlo è il presidente provinciale di Confartigianato Teramo, Luciano Di Marzio, con la Confartigianato Abruzzo di cui è vice presidente vicario, che diversi anni orsono “chiese un appuntamento al presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri – spiega – facendo presente che l’artigianato e le loro associazioni erano state escluse dalla legge sul commercio (Testo Unico in materia di commercio dove l’art. 106 regolamenta la gestione dei mercatini, ndr). Grazie al dott. Sospiri, che subito si attivò e convocò il Consiglio regionale nel mese di agosto 2018, si aggiunse, dopo la voce ‘commercio’, anche quella ‘e artigianato’. La legge, se fosse rimasta tale, avrebbe escluso tutte le altre associazioni, a favore solo di quelle del commercio. Questa variazione, avvenuta nel mese di agosto 2018, ha riconosciuto al settore artigianato artistico il valore che nel passato ha sempre avuto, ad iniziare dagli artigiani di Guardiagrele a quelli di Castelli e a tutti gli altri che hanno, con il loro lavoro manuale, inciso pesantemente sull’economia regionale e nazionale”.

“Speriamo che la Giunta e il Consiglio regionale, supportati anche dalle altre associazioni artigiane, vogliano ancora una volta salvaguardare questo settore che, in questo momento, sta attraversando una grande crisi che sfocia nella cancellazione degli artigiani dagli albi delle Camere di Commercio in special modo quella di Teramo. Questa richiesta è a nome di tutti gli artigiani, oltre quella di rifinanziare la bottega scuola che negli anni passati ha invogliato gli artigiani ad assumere i giovani, risolvendo il problema del ricambio generazionale e formando gli stessi, al fine di poter aprire una loro attività o andare a lavorare in un’impresa, dopo aver ottenuto il rilascio di un riconoscimento”, conclude Di Marzio.