TERAMO – Non un impianto certo a disposizione sul quale potersi allenare e continuare a crescere, non ancora un campionato da dover disputare per misurarsi con altre scuole, eppure… chi ama ed apprezza il rugby sa andare oltre.

Te ne rendi conto dal clima che respiri incrociando quelle persone e figure che sono cresciute ed iniziano ad invecchiare con la palla ovale tra le mani e che oggi, in campo femminile, hanno presentato il Calendario 2023 del Teramo Rugby, nel quale gli ambienti caratteristici della nostra città ne costituiscono l’essenza.

Lo stesso sindaco Gianguido D’Alberto, prima di esaltare i valori del “nobile” tra gli sports, si è scusato con le artefici dell’ennesimo, piccolo miracolo teramano, per non essere ancora riuscito a rispondere alle loro giuste e semplici richieste, legate alla disponibilità di un impianto sul quale poter svolgere l’attività sportiva.

E dire che questa società ha moltiplicato tre volte il numero delle iscritte in poco tempo, come ha sottolineato Paolo Vetrini, il coach, che ha poi candidamente ammesso che mai e poi mai avrebbe immaginato cotanta risposta da parte della città.

Fermento, voglia di fare e di crescere, spassionatamente ed ai margini, molto estremi, della visibilità che, al contrario, proprio loro meriterebbero più di tanti, tantissimi altri. Noi possiamo soltanto accoglierle a braccia aperte, puntando decisamente sui risultati, anche sportivi, che arriveranno presto: ne siamo certi.

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