PESCARA – «Scongiurare l’ennesima stangata a carico di autotrasportati e pendolari di A24 e A25». E’ la parola d’ordine lanciata da Cna Fita Abruzzo, l’associazione delle imprese dell’autotrasporto da anni in prima fila nella battaglia contro i periodici aumenti dei pedaggi lungo le tratte autostradali da e per Roma, gestite da Strada dei Parchi SpA. Le imprese del trasporto di merci e persone aderente Cna, nel mentre confermano la propria adesione alla mobilitazione generale promossa dai sindaci di Lazio e Abruzzo per il 31 dicembre prossimo, denunciano «l’ennesimo balletto di responsabilità e lo scaricabarile in atto tra ministero dei Trasporti e concessionario: in assenza di decisioni da prendere in queste ore sul blocco dei rincari annunciati già a partire dal prossimo 1 gennaio, il nuovo anno porterà sotto l’albero di Natale un nuovo salasso ai caselli, calcolato in circa il 18% in più rispetto all’ultimo trimestre del 2018. Dopo che a settembre era stata decisa la sterilizzazione degli aumenti scattati nel gennaio scorso.
«In un contesto segnato dalla crisi economica, dai terremoti e dalle avversità atmosferiche degli anni passati, oltretutto in presenza di serie problematiche relative alla sicurezza delle due autostrade – aggiunge l’associazione presieduta da Gianluca Carota – l’ineluttabile aumento dei pedaggi rischia di suonare come una beffa ulteriore verso la grande massa degli utenti. Motivo, questo, per cui non abbasseremo la mobilitazione della categoria». «Invitiamo infine la Regione Abruzzo, i candidati alle prossime elezioni regionali e tutte le forze politiche – conclude la nota – a sostenere senza incertezze e titubanze e con forza la battaglia di sindaci, autotrasportatori e pendolari a difesa del territorio abruzzese».