TERAMO – Forte disappunto viene espresso dal Sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto e dall’intera maggioranza, sugli aumenti che dal 1 gennaio colpiranno gli automobilisti abruzzesi che percorreranno l’A24 e l’A25. Rincari su quali sia Strada dei Parchi S.p.A., sia il Governo, sarebbero colpevoli.

Il primo cittadino si dice pronto alla mobilitazione assieme agli altri sindaci ed ai comuni interessati. “Purtroppo – si legge nella nota- il forte disappunto è capire come il blocco dei rincari dei pedaggi, deciso da Strada dei Parchi S.p.A. per i mesi di ottobre, novembre e dicembre, stia portando ad un nulla di fatto per colpa del lassismo, dell’incoscienza e della superficialità di un Ministro che forse non ha ben compreso la portata drammatica che tali aumenti comporterebbero per il nostro territorio.In questi 3 mesi doveva essere approvato il nuovo Pef, consentendo così di evitare un nuovo rincaro: ma evidentemente chi è al governo ha preferito dare precedenza ad altre scelte, piuttosto che fornire risposte concrete agli amministratori e ai cittadini. Quando su una tematica si concentrano le attenzioni di così tanti Sindaci, senza distinzioni di colori politici, chi governa dovrebbe avere la capacità e la sensibilità istituzionale di ascoltare e di ricevere i Sindaci portatori di tali istanze, ma con estrema arroganza tutto questo non è mai accaduto. Arrivare all’approvazione del Pef, inoltre, avrebbe consentito di fare definitivamente chiarezza su un’altra tematica fondamentale: le risorse necessarie per la messa in sicurezza dei viadotti e di tutta le infrastrutture, oltre ai lavori necessari per preservare la qualità dell’acqua del Gran Sasso, dopo le criticità segnalate dalla procura e dalle associazioni di settore. Più e più volte avevamo posto l’attenzione su questa tematica per noi fondamentale, ma anche in questo caso sono state disattese le promesse. E allora eccoci a 4 giorni dalla scadenza ultima: siamo pronti a mobilitarci il prossimo 31 dicembre insieme agli altri Sindaci e Comuni interessati, a battere i pugni, a far sentire la voci di tutti coloro che dal prossimo 1 gennaio non potranno più viaggiare sulla tratta Teramo Roma a causa di costi spropositati e divenuti insostenibili. Ci aspettiamo, però, che così come noi, amministratori del territorio, siano presenti anche i Deputati, specie quelli di maggioranza, affinchè si battano per il territorio che li ha eletti. Sarebbe gravissimo se ancora una volta ci si fermasse solo alle promesse elettorali, lasciando poi invece spazio ad una desolante realtà”.