PESCARA – “Entro il 2020 porteremo a conclusione il progetto di fusione per incorporazione tra Abruzzo Sviluppo e Fira Abruzzo”. Lo ha annunciato l’assessore allo Sviluppo economico, Mauro Febbo, intervenendo alla tavola rotonda organizzata da Fira Abruzzo sul ruolo delle finanziarie regionali nelle politiche di sviluppo delle singole regioni. “E’ un passaggio necessario e non più rinviabile – ha aggiunto Febbo – che permetterà a Fira di inglobare Abruzzo Sviluppo per la nascita di un’unica società in house con una mission ben precisa. La fusione per incorporazione permetterà inoltre a Fira di proseguire il percorso, che confidiamo sarà positivo, che la porterà al riconoscimento di intermediatore finanziario sotto il controllo di Banca d’Italia”. Febbo ha inoltre sottolineato che la fusione per incorporazione “avviene proprio nell’anno in cui Fira per la prima volta presenta il bilancio in attivo, segno di una società che nell’ultimo anno è stata in grado di conciliare consolidamento e crescita”. Ma la tavola rotonda organizzata da Fira ha messo in evidenza il ruolo delle finanziarie regionali sul territorio nazionale e il rapporto con i fondi di derivazione comunitaria. A raccontare l’esperienza importante e rilevante di FinLombarda, la più importante Finanziaria regionale in Italia, c’era il presidente Michele Vietti, che ha illustrato alcune importanti iniziative adottate in Lombardia sottolineando come nella prossima programmazione 2021-2027 le Finanziarie regionali siano destinate a svolgere un ruolo decisivo in virtù delle indicazioni che fornirà l’Unione europea. Dall’esperienza delle Finanziarie regionali alle politiche del credito il passaggio è breve: “Sulle politiche del credito si gioca il futuro dello sviluppo e della crescita di questa regione – ha detto Mauro Febbo -. I dati ci dicono che lo sviluppo dell’Abruzzo è bloccato perché esiste una difficolta reale di accesso al credito da parte delle piccole e piccolissime aziende. Se non si sblocca questa situazione, la nostra Regione è destinata a rimanere ferma e a perdere competitività sui mercati nazionali e internazionali”. Sulla stessa frequenza il presidente di Fira Abruzzo Alessandro Felizzi: “Con la Regione abbiamo avviato una importante interlocuzione con i maggiori istituti bancari presenti sul territorio – spiega Felizzi -. Non è un passaggio scontato perché le esigenze e i controlli che regolano il mondo bancario non sono del tutto coincidenti con la politica, l’amministrazione attiva degli enti. La Regione Abruzzo, del resto, con la pubblicazione del bando AbruzzoCrea, che mette a disposizione delle imprese un fondo di garanzia, ha voluto dare un chiaro messaggio di svolta nelle politiche del credito”. (REGFLASH)