ROMA – La legna è tornata preziosa come combustibile, e così nei boschi italiani sono aumentati gli abbattimenti illegali di alberi. E’ quanto hanno scoperto i Carabinieri Forestali nel corso di “Bosco sicuro”, una vasta operazione di controllo in tutta Italia, ad ottobre e novembre, mirata proprio contro i boscaioli abusivi. I risultati della complessa attività, con dati sul patrimonio boschivo nazionale, fondamentale arma per scongiurare eventuali fenomeni di dissesto idrogeologico, sono stati presentati oggi a Roma nella Sala Serviana del Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari (CUFA).
All’evento hanno preso parte il Generale C.A. Antonio RICCIARDI, Comandante del Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari Carabinieri (CUFA) e il Generale B. Nazario PALMIERI, Comandante del Comando Carabinieri per la Tutela Forestale.
“I tagli non autorizzati di alberi sono fortemente ripresi – spiega il generale Nazario Palmieri -. Con la crisi e il diffondersi delle stufe moderne, la legna ha riacquistato valore come fonte di energia, ed ha un mercato. Così è ripresa anche l’attività illegale di taglio”.
Più di 472mila euro di sanzioni amministrative elevate, 582 verbali amministrativi comminati e 86 reati contestati, questi i principali risultati dell’Operazione Bosco Sicuro. L’attività, realizzata per la prima volta dal Comando Carabinieri per la Tutela Forestale, ha evidenziato la necessità di proseguire i controlli opportuni a scongiurare fenomeni gravemente lesivi a danno del territorio.
In particolare, è stata evidenziata una recrudescenza di reati nelle regioni della Campania, Calabria, Abruzzo, Molise e Lazio. In quest’ultima regione si è registrato il maggior numero di verbali amministrativi, seguita dalla Toscana, dall’Umbria e dalla Campania. Nel periodo analizzato l’Operazione Bosco Sicuro ha rilevato il maggior numero di sanzioni amministrative in Emilia Romagna seguita dal Lazio, dalla Liguria e dalla Toscana.
Regione | Importo sanzioni Amministrative elevate | Numero verbali amministrativi | Numero reati contestati | |||
Abruzzo – Molise | € 43.226,94 | 46 | 16 | |||
Basilicata | € 12.218,07 | 38 | 6 | |||
Calabria | € 46.998,39 | 42 | 16 | |||
Campania | € 14.524,58 | 50 | 23 | |||
Emilia Romagna | € 100.789,62 | 42 | 0 | |||
Lazio | € 50.656,34 | 150 | 10 | |||
Liguria | € 50.559,62 | 12 | 2 | |||
Lombardia | € 18.780,00 | 13 | 0 | |||
Marche | € 7.131,95 | 17 | 0 | |||
Puglia | € 7.506,67 | 14 | 8 | |||
Piemonte | € 28.683,67 | 17 | 0 | |||
Toscana | € 48.077,10 | 85 | 3 | |||
Umbria | € 41.039,00 | 51 | 0 | |||
Veneto | € 1.882,70 | 5 | 2 | |||
Totali | € 472.074,65 | 582 | 86 |
La regione meno colpita dalla piaga dei boscaioli abusivi è risultata il Veneto: qui si sono avuti il numero minore di verbali amministrativi e il valore più basso delle multe.
I Carabinieri forestali, attraverso le proprie articolazioni territoriali, hanno voluto dedicare particolare attenzione alle operazioni di taglio ed esbosco autorizzate a livello regionale nonché intensificare i controlli per contrastare il fenomeno dei furti e tagli abusivi di legname, che alterando la funzionalità ecosistemica del terreno, favoriscono l’innesco di fenomeni di dissesto idrogeologico.
Le mutazioni climatiche hanno rivelato la loro incidenza con particolare violenza e con conseguenze che sono visibili a tutti. Gli ecosistemi forestali subiscono numerosi pressioni dagli agenti esterni e da perturbazioni che assumono caratteristiche di eccezionale forza e violenza. Il cambiamento climatico, infatti, può indurre un aumento delle temperature medie con conseguente alterazione delle manifestazioni meteorologiche. La condizione si manifesta con una diminuzione delle precipitazioni deboli, un aumento di piogge forti e periodi di siccità accentuati, la famosa tropicalizzazione del clima. Queste mutazioni sono associate ad una variazione della capacità del suolo di assorbire l’acqua piovana con il conseguente aumento dei processi alluvionali ovvero con l’instaurarsi di fenomeni di aridità diffusa e desertificazione. Incendi, erosione del suolo e le frane sono le tragiche conseguenze di questi cambiamenti. Un bosco in salute è la prima arma efficace di contrasto a tali fenomeni, in quanto rafforza la stabilità dei versanti e la resistenza alle perturbazioni, scongiurando possibili fenomeni di dissesto idrogeologico.
La giornata è stata anche l’occasione per presentare l’attività complessiva dei Reparti dipendenti dal Comando Tutela Forestale realizzata nel primo semestre del 2018, sulla tutela del territorio, sulla tutela della flora e della fauna, sugli incendi boschivi, sulle discariche, sui rifiuti e sull’inquinamento. In particolare, il primo semestre 2018 si è concluso con oltre 230mila controlli, nei diversi settori di competenza, con particolare attenzione alla “tutela del territorio”. Ciò costituisce il punto di forza del Comando, in considerazione dell’importanza dell’attività preventiva che viene dispiegata sul territorio. Con 4.083 persone denunciate all’autorità giudiziaria e 39 arresti il primo semestre 2018 segna un significativo impegno nell’assicurare alla Giustizia i responsabili di pratiche illecite.