ISOLA DEL GRAN SASSO – Occorre accelerare un cammino di ripristino del potenziale agricolo danneggiato e avviare subito un percorso di sviluppo. Una ripresa, difficilissima, perché agricoltori e allevatori terremotati hanno perso molto in termini economici a causa del crollo delle produzioni e delle vendite senza contare i danni strutturali a stalle, case e fabbricati rurali. In questa direzione l’Abruzzo chiede un impegno concreto del Governo nazionale. A testimonianza di ciò oggi pomeriggio il ministro dell’Agricoltura e del Turismo, Gian Marco Centinaio, ha fatto tappa a Isola del Gran Sasso, accompagnato dall’assessore regionale alle Politiche agricole Dino Pepe, nell’azienda agricola Farinelli di Cesa di Francia , tra le più colpite dall’ondata di maltempo e dal terremoto nel gennaio del 2017. A seguire, il Ministro è stato al Santuario di San Gabriele, dove era in programma un incontro con le associazioni agricole e i sindaci del cratere sismico. “La visita del Ministro assume oggi un significato particolare – ha commentato l’assessore Pepe – di grande attenzione ai nostri territori colpiti che hanno sofferto per la neve caduta in abbondanza, il terremoto e la mancanza di energia elettrica. Abbiamo visitato un’azienda simbolo del dramma vissuto nel gennaio 2017. Per questo voglio ringraziare il Ministro Centinaio per la sua presenza e la sua vicinanza al territorio e alle tante sofferenze del comparto agricolo e zootecnico in particolare Chi mi conosce sa bene che mi piace parlare di fatti concreti e di obiettivi da realizzare. Oggi una comunita’ intera che ha sofferto il dramma della tempesta perfetta era unita e ha potuto guardare in faccia quelle Istituzioni di cui tanto si parla. Mi sono sentito parte di una comunita’ oltre ogni differenza ideologica, “insieme” per parlare dei problemi reali e delle tante cose fatte, “insieme” per rialzare la testa. Mettendoci la dignita’, l’orgoglio e la caperbieta’ che ho imparato a conoscere dagli allevatori e dagli agricoltori abruzzesi.
Il ministro Centinaio ha sottolineato anche l’importanza della ricerca e dell’innovazione per rimanere al passo con i tempi ed ha posto l’accento sul fatto che le imprese condotte da giovani imprenditori agricoli rappresentino la componente più dinamica dell’agricoltura italiana ed europea e stanno dimostrando di essere in grado di contribuire in maniera importante allo sviluppo dell’economia del nostro Paese. Per questo il governo, oltre a un fondo di 70milioni di euro, ha messo in vendita 7.700 ettari di terreno per offrire opportunità ai giovani che vogliono intraprendere un’attività nel settore agricolo. VIDEO INTERVISTA