L’AQUILA – Sono tutti favorevoli i pareri rilasciati dalle Commissioni consiliari ai Piani di razionalizzazione della Asl abruzzesi. Un “via libera” votato a maggioranza con il parere contrario dei gruppi di opposizione. Un sì condizionato però da alcune osservazioni che i Commissari consegnano alla Giunta regionale: puntualizzazioni che, caso per caso, indicano ulteriori adempimenti da garantire affinché i Piani siano realmente efficaci.

“E’ stato fatto un ottimo lavoro”, ha dichiarato il presidente della Commissione Sanità Paolo Gatti che ha coordinato i lavori in seduta congiunta con il collega Vincenzo D’Incecco, presidente della Commissione Bilancio. “Abbiamo audito i direttori delle Asl, abbiamo letto i loro Piani di razionalizzazione e le valutazioni del Dipartimento – ha aggiunto Gatti – abbiamo fatto un lavoro di approfondimento e di confronto complessivo sulla sanità regionale che credo non sia mai stato fatto in passato. Un ottimo modo di rappresentare i cittadini che si rivelerà anche molto utile perché su ciascun Piano di razionalizzazione abbiamo espresso parere favorevole ma con delle osservazioni che abbiamo trasmesso alla Giunta regionale, con una serie di suggerimenti e consigli che penso possano dare un contributo al governo regionale per migliorare sia i livelli di assistenza che la compatibilità economico-finanziaria”.

La giornata di lavori si è aperta questa mattina, quando alle ore 10, in seduta congiunta, si sono riunite la Commissione Sanità e la Commissione. Nel corso dei lavori sono stati auditi i direttori generali delle Aziende sanitarie regionali. Il primo a intervenire per fornire ulteriori chiarimenti e rispondere alle domande dei Commissari è stato il direttore generale della Asl 1 Avezzano-L’Aquila-Sulmona, Ferdinando Romano. Le Commissioni hanno poi espresso parere favorevole (voti favorevoli della maggioranza e contrari della minoranza) sul piano di razionalizzazione delle spese sanitarie della Asl 1 con le osservazioni che seguono: si prende atto favorevolmente della dichiarazione del Direttore generale della Asl dell’Aquila sull’assenza di criticità sul conseguimento degli standard sanitari di legge, così come riscontrato dal Dipartimento;  si segnala che il Dipartimento Sanità sul Piano di razionalizzazione dell’Asl dell’Aquila ritiene sottostimata la previsione di disavanzo di 30,8 milioni di euro; nel prendere atto dell’assenza di una esplicita dichiarazione di sostenibilità del Piano da parte del Dipartimento, come previsto dalla Legge regionale n.9/2024, si raccomanda un monitoraggio continuo e costante, anche alla luce della affermata “aleatorietà di alcune manovre”. Le Commissioni, infine, suggeriscono alla Giunta regionale di valutare le opportune iniziative nel caso di sforamento superiore al 20% del disavanzo dichiarato di 30,8 milioni di euro e di fornire indirizzi in ordine alla necessità di non superare il 70% di tale somma per il 2025 quale disavanzo (o la diversa percentuale ritenuta congrua), alla luce del dato complessivo dell’ultimo triennio.

Nel pomeriggio è stato audito il direttore generale della Asl 2 Lanciano-Vasto-Chieti Thomas Schael. Le Commissioni hanno espresso parere favorevole sul piano di razionalizzazione delle spese sanitarie della Asl 2. Anche in questo caso la maggioranza pone delle osservazioni: si prende atto favorevolmente della dichiarazione del Direttore generale della Asl sull’assenza di criticità sul conseguimento degli standard sanitari di legge, così come riscontrato dal Dipartimento;  nel prendere atto dell’assenza di una esplicita dichiarazione di sostenibilità del Piano da parte del Dipartimento, si raccomanda un monitoraggio continuo e costante del Piano. Le Commissioni, infine, suggeriscono alla Giunta regionale di valutare le opportune iniziative nel caso di sforamento superiore al 20% del disavanzo dichiarato di 46,8 milioni di euro e di fornire indirizzi in ordine alla necessità di non superare il 70% di tale somma per il 2025 quale disavanzo (o la diversa percentuale ritenuta congrua), alla luce del dato complessivo dell’ultimo triennio.

Dopo l’audizione del direttore generale Maurizio Di Giosia, le Commissioni hanno espresso parere favorevole sul piano di razionalizzazione delle spese sanitarie della Asl 4 Teramo con le osservazioni che seguono:  si prende atto favorevolmente della dichiarazione del Direttore generale della Asl di Teramo sull’assenza di criticità sul conseguimento degli standard sanitari di legge, così come riscontrato dal Dipartimento;  nel prendere atto dell’assenza di una esplicita dichiarazione di sostenibilità del Piano da parte del Dipartimento, come previsto dalla Legge regionale n.9/2024, si raccomanda un monitoraggio continuo e costante. Le Commissioni, infine, suggeriscono alla Giunta regionale di valutare le opportune iniziative nel caso di sforamento superiore al 20% del disavanzo dichiarato di 32,8 milioni di euro e di fornire indirizzi in ordine alla necessità di non superare il 70% di tale somma per il 2025 quale disavanzo (o la diversa percentuale ritenuta congrua).

Infine, è stato ascoltato anche il direttore generale  della Asl 3 PescaraVero Michitelli. Successivamente le Commissioni Sanità e Bilancio si sono espresse favorevolmente al piano di razionalizzazione delle spese sanitarie dell’Azienda (con il voto a favore dei Commissari di maggioranza e contrario della minoranza) e, come avvenuto precedentemente, sono state avanzate le seguenti osservazioni: si prende atto favorevolmente della dichiarazione del Direttore generale della Asl sull’assenza di criticità sul conseguimento degli standard sanitari di legge, così come riscontrato dal Dipartimento;  nel prendere atto dell’assenza di una esplicita dichiarazione di sostenibilità del Piano da parte del Dipartimento, come previsto dalla Legge regionale n.9/2024, si raccomanda un monitoraggio continuo e costante. Le Commissioni, infine, suggeriscono alla Giunta regionale di valutare le opportune iniziative nel caso di sforamento superiore al 20% del disavanzo dichiarato di 19,8 milioni di euro e di fornire indirizzi in ordine alla necessità di non superare il 70% di tale somma per il 2025 quale disavanzo (o la diversa percentuale ritenuta congrua).