TERAMO – I ricercatori sono le eccellenze dell’Ateneo, che ne caratterizzano la valenza nazionale e internazionale. Questo è, in sostanza, il contesto della Notte europea dei Ricercatori, con cui l’Università di Teramo interagisce con la città e mostra il suo potenziale e la sua forza oltre l’aspetto formativo. Il Rettore di Unite, Dino Mastrocola ha descritto, questa mattina in conferenza stampa, i valori portanti dell’iniziativa che si svolgerà venerdì 29 settembre dalle 18,30 nel centro storico di Teramo, dopo 12 anni di assenza e l’anteprima dello scorso anno, in una versione più ampia, ricca di iniziative che fondono, con le materie più prettamente scientifiche, anche quelle culturali per fare squadra con l’intero territorio.

45 gazebo per i 5 Dipartimenti dell’Università di Teramo e spazi per i partner della kermesse: l’Osservatorio Astronomico d’Abruzzo che tra i diversi appuntamenti, ha informato il Direttore Enzo Brocato, mostrerà anche le immagini da Campo Imperatore con un telescopio spaziale all’avanguardia e innovativo; la Fondazione Tercas e la sua opera contro la povertà educativa, ha precisato la Presidente Tiziana Di Sante, con letture ad alta voce per ragazzi e per adulti (curate da Mauro Di Girolamo); l’IZS, con il suo studio sulla Daphnia magna, un piccolo crostaceo, ha spiegato il dottor Giuseppe Aprea, utilizzato come organismo sentinella per la qualità delle acque; il Comune di Teramo che, oltre a tenere aperti i luoghi della cultura, collabora all’iniziativa con l’obiettivo di “ricostruire il rapporto sinergico per promuovere le eccellenze del territorio”, ha detto il Sindaco Gianguido D’Alberto.

E proprio con il pensiero rivolto ai ricercatori, l’evento teramano promosso dalla Commissione Europea sarà dedicato a Noemi Pace, la giovane docente e ricercatrice di Unite, scomparsa di recente.

Programma Notte dei ricercatori 2023

ASCOLTA DINO MASTROCOLA