Gli studenti dell’Ipsia e dell’ITI di Teramo vivono una situazione non ottimale. Dopo la chiusura dell’Ipsia (per il rischio sismico) le due scuole convivono dentro l’ITI mentre una piccola parte è ospitata al Milli. Una infiltrazione d’acqua – ad una prima analisi – questa mattina, ha causato il distacco di calcinacci in un’aula. Il presidente Di Sabatino ha ricevuto una delegazione e subito dopo disposto un sopralluogo per verificare l’entità dei danni e comunque l’immediato intervento dopo aver verificato che si tratta di problemi di lieve entità.
Ma le problematiche sollevate dagli studenti riguardano in particolar modo l’utilizzo dei laboratori, lo stato delle attrezzature meccaniche e informatiche, la carenza del personale docente tecnico e del personale Ata.
“Come sempre il dialogo con i ragazzi permette di chiarire molte cose, anche gli ambiti di competenza dei vari servizi non tutti dipendenti dalla Provincia – ha dichiarato a margine dell’incontro Renzo Di Sabatino – gli abbiamo spiegato che in quella area vogliamo realizzare il polo tecnico, che l’Ipsia è una scuola finanziata per sette milioni e che la nuova struttura sarà all’avanguardia, da tutti i punti di vista. Naturalmente fra progettazione e realizzazione bisogna mettere in conto due o tre anni: nel frattempo cercheremo di migliorare la situazione logistica con particolare riferimento all’uso dei laboratori che non mancano ma sono allocati nella parte agibile del vecchio edificio. Per raggiungerli c’è bisogno di personale Ata che accompagni gli studenti da una struttura all’altra e, al momento, questo personale non è sufficiente. I tecnici sono già al lavoro per trovare una soluzione”.