TERAMO – Una cosa è certa: la nostra città, storicamente, ha sempre affrontato apertamente ed in trasparenza i propri problemi, soprattutto calcistici. Ricordo che in passato, più volte e molto spesso, certe situazioni “scomode”, anche dal circondario, rimanevano congelate, prima d’esplodere in tutta la loro gravità.
Che oggi il Teramo abbia un problema da dover risolvere per l’iscrizione al prossimo campionato di Lega Pro, è fatto arcinoto a livello nazionale e continua a camminare sulla lama di un rasoio.
Nelle ultime ore si è scritto che anche il Campobasso avrebbe qualche problema.
Abbiamo ascoltato da due colleghi del posto. Il primo: “…pare proprio che i rossoblù siano alle prese con il problema della ricapitalizzazione societaria” mentre il secondo è di parere opposto: “a me risulta che il Campobasso non abbia alcun problema di questa natura. Si sta ripetendo la storia dello scorso anno e c’è chi sa come mettere in giro ad arte queste voci“.
Non resta che attendere il parere della Covisoc? No, c’è ancora tempo utile perché se ne sappia di più, magari ufficialmente.
Abbiamo sempre pensato, infatti, che presentarsi da soli contro il mondo intero potrebbe essere decisamente più difficile che andare alle armi con qualche alleato, con tutto il rispetto dovuto nei confronti di chicchessia, ad iniziare dallo stesso Campobasso.