TERAMO –  E’ stata presentato nel pomeriggio, nella corte interna della Biblioteca Delfico, il primo volume (1885-1915) dell’edizione critica dell’opera omnia di Luigi Brigiotti, curata da Elso Simone Serpentini: raccoglie tutte le poesie di Brigiotti in ordine cronologico.

Luigi Brigiotti (1859.1933) è il più grande poeta dialettale teramano e seppe rappresentare l’animo e la cultura della sua gente con versi celebrati in tutta la regione, imponendosi nel panorama letterario abruzzese negli stessi anni in cui il “divino” Gabriele d’Annunzio, con il suo cenacolo, sperimentava la musicalità del vernacolo.
La notorietà di Brigiotti, dapprima ristretta alla sola provincia teramana, quando nell’ultimo scorcio dell’Ottocento prese le mosse a partire dall’insegnamento di Fedele Romani, poi fu grandissima in tutta la regione nei primi tre decenni del Novecento, dopo aver preso parte a numerosi incontri di poeti dialettali abruzzesi, che si svolsero in diversi centri, a partire dal Teatro di Palena, nel tentativo di uno scambio di esperienze da cui potesse derivare la ricerca di un dialetto comune regionale, di una “koiné” che potesse riassumere lessicalmente le forme e le movenze filologiche dell’intera area abruzzese.
Partecipando alle diverse edizioni della “Maggiolata abruzzese”, anche il teramano Brigiotti vide magistralmente messi in musica alcuni suoi versi, in canzoni assai popolari che assursero anch’esse ad una grande notorietà.
Purtroppo le poesie di Brigiotti, pubblicate, ma quasi disperse, in diversi numeri di giornali locali teramani e abruzzesi, sono diventate con il tempo introvabili, reperibili e fruibili solo mediante consultazioni archivistiche specializzate nelle emeroteche teramane e regionali, non essendo state pubblicate che parzialmente in due edizioni (con il titolo tratto da quello della sua più celebrata poesia, “Strata facenne”): la prima risalente al 1929, quando il poeta era ancora in vita (Teramo, Edizioni La Fiorita), e la seconda postuma, del 1959, curata dal figlio, il principe del foro teramano avv. Serafino Brigiotti (Pescara, Editor. Trebi).
In entrambe queste due edizioni, peraltro assai datate, la maggior parte della produzione poetica di Brigiotti non trovò posto, trattandosi in tutti e due i casi di sillogi dal carattere antologico, sì che una parte preponderante dei versi di un autore a cui giustamente la città di Teramo ha intitolato vi una delle vie del centro storico per il suo indubbio valore poetico) è da ritenersi sostanzialmente inedita e per nulla conosciuta.
Per questo l’edizione curata da Serpentini acquista particolare valore, in quanto colma un vuoto non più sostenibile.

Il secondo volume (1915-1933) sarà pubblicato da Artemia Nova Editrice in autunno.