L’AQUILA – “Il Consiglio cade per colpa delle tante defezioni della maggioranza, allo sbando con ben 5 assenze, tanto da non poter affrontare i lavori odierni. All’ordine del giorno una legge omnibus che contiene, tra le varie cose, anche la proroga di alcune nomine in seno all’Ater, ma soprattutto la cancellazione dei 5 milioni di ristori per famiglie e imprese. L’emendamento a firma del Presidente Marsilio e del capogruppo di Fratelli d’Italia Verdecchia, tenuto nascosto anche al resto della maggioranza, ha creato più di una frattura fra gli alleati, come dimostrano i numeri di oggi. Uno spettacolo davvero deplorevole”, così il capogruppo Pd in Consiglio regionale Silvio Paolucci.

“Continueremo la nostra battaglia il 2 maggio, quando si tornerà in aula – incalza il consigliere – ma è un fatto che il Consiglio “cade” perché il centrodestra governa poco e male e, soprattutto, non riesce a comporre dialetticamente i dissidi interni. Questa incapacità di condurre i lavori a causa dei litigi, vissuta tante volte in questi 4 anni e mezzo di governo di centrodestra, ha condizionato anche oggi l’Assise pubblica: il Consiglio prima ha annaspato per 15 minuti e poi è stato rinviato a dopo il ponte del primo maggio, perché non c’erano i numeri per votare i provvedimenti all’ordine del giorno. Un mirabile esempio di “attaccamento” alle istituzioni”.