TERAMO – Anche il Consigliere Comunale della Lega Ivan Verzilli interviene sulla vicenda della mappatura dei positivi del territorio comunale. Un’iniziativa alla quale sta lavorando il Comune di Teramo (VIDEO | Teramo, over 65 e persone vulnerabili mappate per migliorare sicurezza: l’idea del Comune anche per sostegno psicologico ai positivi da Covid 19).
«Ciò che stiamo vivendo in questo periodo», dice Verzilli, «considerando anche gli importanti numeri dei contagiati, rappresenta e rappresenterà per il nostro territorio, dal punto di vista economico, una dura prova. Se da un lato, è certamente prioritaria e fondamentale la tutela della salute dei cittadini, dall’altro la politica ha l’obbligo di evitare, con scelte lungimiranti, l’espansione dei problemi di natura economica per l’intero settore produttivo su un territorio, il nostro, già profondamente colpito dagli eventi tellurici di due anni fa. Ed allora, occorre che il Sindaco della nostra città, anche in qualità di presidente regionale dell’ANCI, raccolga ed eventualmente faccia sua, la proposta di focalizzare un azione strategica che in altri territori ha portato benefici alla gestione e al contenimento dell’emergenza biologica.
Al netto dei pazienti Covid che necessitano di ricovero nei reparti ospedalieri loro dedicati e di attente cure delle quali si occupa la nostra straordinaria Azienda Sanitaria Locale, esistono, nella provincia di Teramo positivi al Covid che non mostrano sintomatologia: non hanno, quindi, tosse, febbre o altri segni di malessere, ma, tuttavia, non perdono la loro carica di contagiosità. Poiché tanto si gioca sull’indice di contagiosità o indice di riproduzione, che le statistiche indicano nella media tra 1.0 e 2.00 (numero che indica il moltiplicarsi del virus per contagiato), lo stesso deve tendere allo zero dove e come si può. Dunque l’attenzione deve essere focalizzata su pazienti positivi in isolamento domestico impossibilitati a mantenere distanze effettive da conviventi e su tutti i positivi che non hanno sintomi, oltre che sulle persone uscite dal percorso ospedaliero, ma non ancora approdati alla negativizzazione e quindi alla guarigione virale. Vorrei quindi sensibilizzare il sindaco D’Alberto nella sua funzione normata di autorità sanitaria affinché concerti e condivida una strategia.
L’obiettivo è quello di evitare completamente contatti domestici ed azzerare, in tal modo, il famigerato indice. L’ideale sarebbe una programmazione di un piano strategico per il monitoraggio dei tamponi da chiedere alla Asl partendo dalle categorie più esposte e in contemporanea la possibilità di monitorare la polizia locale, i dipendenti comunali tutti, i commessi della distribuzione, piccola e grande, fino ai conducenti dei mezzi pubblici locali. Servirebbero alcune settimane a mappare il territorio, con la consapevolezza che il tampone non immunizza da virus e le armi di cui disponiamo sono il distanziamento sociale, i test ed il tracciamento dei contatti. Proposta semplici, ma dall’enorme impatto sanitario. Questa è una fase storica in cui è d’obbligo evitare polemiche, ma contribuire fattivamente con un gesto, una parola, un proposito di valore finalizzato al sacrosanto dovere di restare uniti e compatti. I teramani hanno dimostrato, visto il contenimento del contagio, uno straordinario senso di responsabilità», conclude Verzilli.