Pepe (PD): “Marsilio in 3 anni non apre un poliambulatorio ma in due settimane preleva oltre 40 milioni dalle tasche degli abruzzesi”
PESCARA – “II Poliambulatorio di Cellino e l’aumento delle tasse sono due facce della stessa medaglia. Il Poliambulatorio di Cellino Attanasio è ancora chiuso. Dal 2022 ad oggi ho scritto e riscritto, presentato Interrogazioni e Risoluzioni, ma la struttura non è mai entrata in funzione. Tante promesse, soprattutto in campagna elettorale, ma la data di apertura slitta continuamente lasciando i cittadini senza medico di famiglia e intere Comunità appese al filo di una speranza che diventa ogni giorno più flebile. La Giunta Marsilio è lenta, inconcludente, indifferente ai bisogni delle persone, incapace di dare risposte”. Lo scrive in una nota il Consigliere regionale Dino Pepe.
“La musica cambia, però, quando agli abruzzesi si decide di chiedere. Il centro destra diventa improvvisamente celere, in due settimane si convocano Giunta, Commissione e Consiglio per deliberare e approvare l’aumento delle tasse. In due settimane appena, Marsilio e la sua maggioranza decidono di tassare e tartassare le famiglie abruzzesi, quelle stesse famiglie alle quali in 6 anni non sono stati in grado di dare alcuna risposta per far fronte a esigenze e disagi”, aggiunge il Consigliere Dem.
“L’Abruzzo passa da essere ‘modello sanitario nazionale’, così diceva Marsilio in campagna elettorale appena un anno fa, a Regione con un buco sanitario da 200 milioni di euro, con oltre 60.000 cittadini senza medico di base, con tutti i reparti sotto organico, una mobilità passiva alle stelle e liste d’attesa così lunghe da non garantire il diritto alla salute. Questo è Marsilio, questi sono gli uomini e le donne del centro destra: impegnati quotidianamente nella propaganda anziché a governare, accumulano debiti in sanità mentre finanziano per milioni di euro festival dei cartoni animati, Napoli calcio e festicciole, pronti e veloci nel far pagare agli abruzzesi le loro malefatte – prosegue Pepe e conclude -. Le dimissioni, a questo punto, sarebbero un atto dovuto”.