A lezione dal prof. Luigi Moio! Il 22 marzo a Teramo.
Non è solo un titolo, è una realtà. La lezione di approfondimento sui sentori del vino è stato un evento prestigioso che, come il buon vino, acquista valore con il passare del tempo. Le Delegazioni Fisar di Teramo e L’Aquila, indiscusse forze del nostro territorio abruzzese nella valorizzazione del prodotto “vino” insieme all’Università degli Studi di Teramo, in prima linea nella formazione di laureati in Enologia nello specifico contesto del comparto di Agraria, sono riusciti a beneficio di tutti gli appassionati professionisti e non del mondo del vino, ad organizzare una lectio magistralis tenuta dal prof. Luigi Moio. Il seminario tenutosi presso l’Università di Teramo è stata aperto dai saluti del Magnifico Rettore prof. Dino Mastrocola al quale, insieme al prof. Giuseppe Arfelli, vanno i ringraziamenti più sentiti delle due Delegazioni Fisar per l’ospitalità e la disponibilità. Il prof. L. Moio, professore ordinario di Enologia all’Università degli Studi di Napoli Federico II e produttore in Campania di vini eccellenti nella sua azienda Quintodecimo, si occupa da trent’anni degli aspetti legati agli aromi degli alimenti e in modo particolare ai profumi del vino. I profumi del vino sono stati gli studi che più l’hanno appassionato e visto autore di numerose ricerche scientifiche con oltre 200 pubblicazioni su riviste internazionali. In anni di ricerca anche all’estero, la passione per la divulgazione “semplice” e autorevole della scienza del vino si è materializzata con la pubblicazione nel 2016 dell’ormai best seller di divulgazione scientifica “Il respiro del vino”, punto di riferimento per chiunque si interessi di vino dal semplice degustatore al professionista di settore. L’appuntamento ha visto una partecipazione numerosa di esperti, studenti dell’ateneo e appassionati catturati dal carisma di un grande comunicatore, che sapientemente ha guidato il seminario in compagnia di “vini bianchi solisti” (da lui cosi definiti) e “vini bianchi orchestrali” a confronto. L’esclusiva masterclass della durata di oltre tre ore è stato un viaggio alla scoperta di quelle precise identità che caratterizzano le diverse uve e si rivelano poi nel vino, grazie al lavoro ed alla passione dei tecnici. I vini protagonisti (Chardonnay, Riesling, Sauvignon, Geustraminer-solisti- e Trebbiano, Montonico e Passerina- orchestrali) in degustazione sono stati anticipati da precisi concetti esposti sapientemente e con forte pathos, arricchite da aneddoti sempre solidamente fondate su basi scientifiche. Nella dissertazione introduttiva il prof. L. Moio ha ribadito il pensiero ben circoscritto di Scienza del vino, la differenza fra analisi sensoriale e degustazione, la necessità di superare la canonica separazione dei sentori fra primari secondari e terziari trattenendo viva la platea nella descrizione meravigliosa dei “piani olfattivi” in cui chiarisce l’organizzazione del profumo ed il motivo per cui alcuni odori sono legati in modo specifico a talune varietà d’uva. L’importanza del terroir che valorizza, attraverso il sapiente lavoro dell’uomo, tutti i vitigni neutri che rappresentano il 90% del totale. Una giornata dedicata all’approfondimento e piena di spunti di riflessione che speriamo, abbia giovato alla formazione di tutti i presenti e in particolar modo della crescita culturale dei nostri Sommelier. Per noi organizzatori questo evento è il frutto della nostra passione per il vino e dimostrazione di unione e condivisione delle Delegazioni Fisar di Teramo e L’Aquila il cui risultato ha messo in evidenza quanto l’impegno profuso con attenzione e in perfetta sintonia con le strutture di riferimento del territorio, come l’Università degli Studi di Teramo, sia la strada da seguire per essere a pieno titolo ambasciatori del vino.
Fir.to Le Delegazioni d’Abruzzo di Teramo e L’Aquila