TERAMO – Ripartiamo da recenti dichiarazioni di Robert Verrocchio: “La provincia di Teramo è un patrimonio straordinario dal punto di vista ambientale, turistico, sociale ed economico per tutta la regione”.

Traslando tale concetto nella politica del PD provinciale, si avverte con chiarezza, invece, uno stato di malessere dovuto a manovre aquilane e regionali tendenti ad eleggere candidati esterni da dover paracadutare in occasione di scadenze elettorali a seguire. Non è casuale il fatto che prenda decisamente corpo, a Teramo, l’ipotesi che una delegazione andrà a lamentarsene direttamente da Elly Schlein. Tale situazione, peraltro, è anche figlia del fatto che sia in città, sia in provincia, siano state vinte le ultime elezioni, accrescendo l’amarezza dell’aver “dovuto” votare candidati che hanno perso, più volte, nei territori aquilani ed in Regione.

Non sarebbe finita qui se è vero che, dopo la nomina del segretario provinciale, si starebbe cercando di eleggere presidente chi ha perso nettamente il congresso, racimolando appena il 30%, magari per (dicono i maligni) “creare un controcanto a Verrocchio, per condizionarlo e per neutralizzare le rivendicazioni teramane“.

Sabato si concluderà l’iter del congresso provinciale di Teramo, al Teatro Comunale di Atri, con la consacrazione del segretario Robert Verrocchio e con l’Assemblea Provinciale che proclamerà il Presidente Provinciale: i teramani, in sostanza, non vogliono che la provincia diventi politicamente come Avezzano, Castel di Sangro o L’Aquila.