PESCARA – Se ci si imbatte sul sito della Regione Abruzzo alla voce concorsi si trovano due avvisi pubblici aperti: uno per la ricerca di consulenti per attività di supporto al servizio beni ed attività culturali, il secondo per la ricerca di consulenti per supporto al servizio Forestazione e Parchi. Requisito? Entrambi a titolo gratuito.
Lo denuncia l’ex deputato e sottosegretario alla Regione Abruzzo, oggi presidente regionale di Italia Viva, Camillo D’Alessandro.
” Non è la prima volta, anche per la Notte dei serpenti si fece lo stesso, ma era un evento limitato, ora è un andazzo vergognoso ricercare figure professionali a titolo gratuito. E poi ci si chiede perchè solo nel 2023 hanno abbandonato l’Abruzzo quasi mille giovani, che diventano oltre 8500 in tredici anni? Chiedo pubblicamente a Marsilio e Sospiri di rinunciare ai loro stipendi e di andare a gratis in Regione. Lo farete? E se non la fate, ovviamente, perché umiliate gli abruzzesi a farlo?
I bandi si rivolgono al personale in quiescenza, cioè i pensionati, che abbiano maturato una qualificata esperienza sia nel pubblico che nel privato. E i giovani che hanno studiato quando hanno il diritto di iniziare un percorso di lavoro?
Esattamente quale è il messaggio: ce ne sbattiamo dei vostri genitori che hanno fatto sacrifici per farvi studiare, a voi non tocca neanche lavorare gratis.
Se in Regione c’è una domanda di professionalità allora si fanno i concorsi, si cercano di reclutare nuove competenze, altrimenti ce le perdiamo, vanno al nord oppure emigrano in altri Paesi. Ma quanto fa schifo questa pratica?”