TERAMO – Dopo la mattinata nella quale c’era stato il sopralluogo negli appartamenti siti nelle prime due scale, anche nel pomeriggio sono proseguite le verifiche nella palazzina di via Adamoli, recentemente riconsegnata agli inquilini, cittadini sfollati a seguito dei lavori di adeguamento sismico e di messa in sicurezza.
Sul posto non era presente la dirigenza Ater come era stato nella mattinata, ma c’era l’assessora al Sociale Ilaria De Sanctis con un rappresentante della ditta che ha eseguito i lavori. Gli inquilini, esausti, hanno mostrato lo stato delle cose anche ai giornalisti. All’interno degli appartamenti le condizioni sono simili tra loro, con mobili danneggiati, mattonelle rotte, escrementi di cani in bella vista ed altre situazioni al limite estremo del decoro. Non si può chiedere agli inquilini di rientrare in quegli appartamenti. Il tecnico incaricato dagli stessi ad effettuare la perizia dei danni patiti ha palesemente dichiarato che i condomini non possono rientrare nei loro alloggi perché inagibili.
La stragrande maggioranza si rifiuta infatti di farlo: solo cinque condomini hanno fatto una scelta diversa, trovando situazioni evidentemente migliori nei loro alloggi. Tra i vari condomini alcuni comunque starebbero chiedendo di essere trasferiti, altri avrebbero già deciso di lasciare le cose così, tanta è la sfiducia nel poter rientrare in appartamenti messi a norma. Tuttavia c’è pure, chi, affezionato all’abitazione nella quale ha vissuto per circa 40 anni, vorrebbe solo che fosse sistemata dignitosamente, come Piero Zambon: “Qui era meglio prima, si stava bene. Hanno rovinato tutto con questi lavori – dice Zambon che vive in affitto in altro appartamento, pur non percependo il Cas da parecchio tempo. Nel pomeriggio anche la rappresentante degli sfollati, Anna Di Ottavio, è intervenuta, bacchettando un po’ tutti, dal Comune di Teramo all’Ater. “Con l’Ater non c’è proprio comunicazione, ci hanno letteralmente abbandonati“.
ASCOLTA L’ASSESSORA AL SOCIALE ILARIA DE SANCTIS
ASCOLTA INQUILINI E PERITO VINCENZO DI DONATO
UN INQUILINO DELLA PALAZZINA DI VIA ADAMOLI PIERO ZAMBON